Le recenti dichiarazioni di Elly Schlein di fronte all’ospedale di Torrette sollevano interrogativi cruciali sull’approccio politico alla sanità pubblica e sulla capacità di una leadership di confrontarsi con la complessità della realtà.
Piuttosto che un’analisi costruttiva, l’azione sembra configurarsi come un’operazione di comunicazione volta a generare consenso, distogliendo l’attenzione dai progressi concreti che caratterizzano il sistema sanitario regionale.
L’ospedale di Torrette, punto focale della visita di Schlein, testimonia, con un riconoscimento triennale, l’eccellenza del servizio sanitario marchigiano.
Questo primato non è il frutto del caso, ma il risultato di un impegno collettivo che coinvolge medici, infermieri, personale sanitario e, non ultimo, scelte strategiche di governance.
La Giunta Acquaroli, in particolare, ha dimostrato una visione orientata all’innovazione e all’investimento, con effetti tangibili sulla qualità dell’assistenza offerta.
Contrariamente alle narrative semplicistiche promosse da alcuni ambienti politici, la sanità marchigiana non ha subito “tagli”.
Anzi, si è assistito a interventi mirati per rispondere alle crescenti esigenze della popolazione.
I dati relativi alla prima metà del 2025 parlano chiaro: un aumento del 15% nelle prestazioni ambulatoriali e diagnostiche, in un contesto di domanda esponenziale, alimentata dalle conseguenze della pandemia e incrementata del 30% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019.
Questo risultato è il prodotto di decisioni coraggiose e responsabili, supportate da investimenti significativi nel rinnovamento delle infrastrutture tecnologiche e delle attrezzature mediche, elementi essenziali per un sistema sanitario all’avanguardia.
È innegabile che la sanità italiana, e di conseguenza quella marchigiana, debba affrontare la sfida della carenza di personale medico e sanitario.
Tuttavia, le radici di questo problema affondano negli anni in cui governi guidati dal Partito Democratico non hanno garantito un adeguato ricambio generazionale.
Il centrodestra nelle Marche ha intrapreso un percorso di risanamento, finanziando 150 borse di formazione aggiuntive dal 2021, creando un serbatoio di giovani professionisti che, nel prossimo futuro, contribuiranno a rafforzare la struttura sanitaria regionale.
Mentre l’opposizione si concentra sull’accusa e sulla diffusione di allarmismi, Fratelli d’Italia e la coalizione di centrodestra si dedicano all’azione concreta, con l’obiettivo di migliorare costantemente la sanità marchigiana.
Le Marche rappresentano un esempio virtuoso: un territorio dove governare in modo efficace è possibile, privilegiando i risultati concreti rispetto alla retorica politica.
La sfida futura è consolidare questi progressi, investendo nella formazione continua, nell’innovazione tecnologica e, soprattutto, nella valorizzazione del capitale umano che costituisce la spina dorsale del sistema sanitario regionale.