Il ministro del Gabinetto di difesa e leader centrista Benny Gantz ha preso la decisione di annullare la conferenza stampa prevista per questa sera riguardante la scadenza dell’ultimatum imposto al premier Benyamin Netanyahu in merito al cambio di politica riguardante il conflitto a Gaza, con la conseguenza dell’uscita dal governo. Tale annuncio è giunto poco dopo la notizia che le Forze di Difesa israeliane hanno liberato 4 ostaggi nella Striscia di Gaza.Infatti, oggi, 8 giugno, scadeva l’ultimatum che il ministro centrista del Gabinetto di difesa aveva dato al premier Benyamin Netanyahu affincheeacute; presentasse un piano d’azione per Gaza, altrimenti sarebbe stato costretto ad abbandonare il governo. Il 18 maggio scorso, il leader centrista – entrato nel governo di emergenza nazionale all’inizio del conflitto – aveva chiaramente intimato a Netanyahu di fare una scelta decisiva. In caso contrario, avrebbero lasciato l’esecutivo.Gantz ha delineato una prospettiva futura per la politica riguardante Gaza incentrata su una collaborazione tra Stati Uniti, Unione Europea e Paesi arabi, contrariamente alle posizioni sostenute da Netanyahu che si oppone a coinvolgere l’Autorità Nazionale Palestinese nel governo della Striscia. Il ministro ha sollecitato Netanyahu su sei obiettivi fondamentali che spaziano dalla politica estera a quella interna: il rilascio degli ostaggi; la sconfitta di Hamas e il disarmo della striscia di Gaza; la ricerca di un’alternativa governativa nell’enclave palestinese; il ritorno entro l’1 settembre dei residenti israeliani sfollati a causa delle minacce provenienti da Hezbollah; la riqualificazione del Negev; la promozione della normalizzazione dei rapporti con l’Arabia Saudita; infine, l’introduzione di una leva militare obbligatoria per tutti i cittadini israeliani, compresi i religiosi “haredim”.
Annullo conferenza stampa su ultimatum a Netanyahu: Gantz lascia il governo
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