Antonello Venditti ha recentemente vissuto un momento di grande emozione e orgoglio quando, nel cuore di Roma, ha ricevuto la Lupa Capitolina dalle mani del sindaco Roberto Gualtieri. In un gesto simbolico di profonda gratitudine e attaccamento alla propria città, il celebre cantautore ha donato al sindaco il suo iconico cappello bianco, definendolo come il simbolo della sua esistenza: “Dove poggio il mio cappello è casa mia”, ha sottolineato con commozione. Manifestando un amore viscerale per Roma in tutte le sue sfaccettature, Venditti ha espresso la sua vocazione a celebrare la città non solo nelle sue bellezze ma anche nei suoi difetti, persino abbracciando le buche che caratterizzano le strade romane come parte integrante della vita cittadina: “Le buche sono i nostri vasi dove facciamo crescere i fiori”, ha affermato con poesia.Tuttavia, insieme a questo sentimento di affetto profondo per la Capitale, Antonello Venditti ha lanciato un appello sentito ai romani affinché si impegnino maggiormente nel rispetto e nella cura della propria città: “I romani devono dare di più. Vogliamo rendere Roma grandiosa ancora una volta”, ha dichiarato parafrasando lo slogan dell’ex presidente americano Trump, presente accanto al sindaco dem durante l’evento. Conoscendo bene l’animo complesso degli abitanti di Roma, Venditti ha riconosciuto che amare e odiare la città fanno parte integrante dell’identità romana: “Roma è una realtà contraddittoria che suscita sentimenti contrastanti in noi romani. Non tolleriamo critiche esterne ma allo stesso tempo amiamo profondamente questa città”.In questo contesto carico di emozioni e significati profondi, Antonello Venditti si è confermato non solo come artista amato dal pubblico ma anche come voce autentica e appassionata che invita alla riflessione sulla bellezza e sulle sfide della nostra Roma eterna.
“Antonello Venditti: l’amore viscerale per Roma e l’appello ai romani”
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