Il patrimonio archeologico alpino, spesso silenzioso testimone di millenni di storia, emerge in un programma di iniziative volto a rivelarne il valore intrinseco e a renderlo fruibile al pubblico. Il progetto “Meraviglie Archeologiche Invisibili delle Alpi” (MAIA), sostenuto dal programma Interreg VI-A Italia-Svizzera 2021-2027 e coordinato dall’Assessorato dei Beni e Attività culturali della Regione Valle d’Aosta, in collaborazione con la Fondazione Maria Ida Viglino per la cultura musicale (SFOM) e l’Office régional du Tourisme, si propone di destare dal torpore siti di inestimabile significato, offrendo un’esperienza culturale immersiva e suggestiva.MAIA non è solo una serie di eventi, ma un tentativo di ricostruire il dialogo tra il presente e un passato stratificato, dove le Alpi non sono state solo un ambiente naturale, ma un crocevia di popoli, culture e commerci. Il progetto intende superare l’idea di archeologia come scienza puramente accademica, trasformandola in un’occasione di scoperta emozionale e di riflessione sulla nostra identità, intrecciando discipline artistiche diverse – musica, teatro, danza, letteratura – per amplificare il messaggio storico e culturale.Il calendario estivo-autunnale si articola in una serie di appuntamenti distinti, ognuno pensato per valorizzare specificamente il sito archeologico ospitante e per coinvolgere il pubblico in modo attivo. Il 5 luglio, Bois de Montagnoulaz si animerà con “Archeo-Alice nelle meraviglie”, un’interpretazione teatrale che, con il linguaggio poetico e simbolico del teatro di narrazione, trasmetterà storie e leggende legate al luogo. Il giorno successivo, “Cultura in cammino” guiderà i partecipanti lungo la Via Francigena e il Cammino Balteo, offrendo un percorso non solo fisico ma anche mentale, alla scoperta dei significati storici e spirituali che hanno caratterizzato queste antiche vie di passaggio.Il 12 luglio, ai piedi del Col Citrin, la voce dell’attore Giuseppe Cederna si fonderà con le note del violoncellista Michele Mammoliti, creando un’atmosfera rarefatta e contemplativa attraverso la lettura di brani tratti dalle opere di Marco Aurelio e John Edward Williams. Questo incontro tra filosofia, letteratura e musica mira a stimolare una riflessione profonda sull’esistenza umana e sul nostro rapporto con il paesaggio.Il 17 agosto, il cortile del MAR ad Aosta ospiterà il concerto “Musica, musicae”, un’occasione per apprezzare il talento dei giovani musicisti della SFOM ensemble e per celebrare il patrimonio musicale locale nell’ambito della rassegna Aostae 2025, un segnale di continuità e di investimento culturale.Il 6 settembre, il Colle del Gran San Bernardo sarà teatro di “STELI”, una performance partecipata a cura di Stalker Teatro, che indaga i temi del confine, dell’invisibile e dell’identità, invitando il pubblico a interrogarsi sui significati simbolici e politici di questi luoghi. Infine, la suggestiva Necropoli di Vollein accoglierà, il 7 settembre, “Sub ortum solis”, un evento che celebra il sole come elemento sacro e vitale, attraverso una coreografia e una colonna sonora evocative, in un momento di particolare intensità, coincidente con un preciso istante dell’alba. Questo atto performativo vuole ri-connettere l’uomo con i ritmi cosmici e con le sue radici ancestrali, offrendo un’esperienza indimenticabile in un luogo intriso di storia e di spiritualità.
Alpi nascoste: MAIA rivela tesori archeologici dimenticati.
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