Il 8 novembre 2025, Aosta si confermerà un punto di riferimento cruciale per la comunità medico-scientifica italiana con la celebrazione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina di Montagna (SIMem).
L’evento, ospitato nella suggestiva cornice della caserma ‘Cesare Battisti’, si colloca all’interno di un percorso di crescita e specializzazione che vede la Valle d’Aosta protagonista di un’eccellenza sempre più riconosciuta a livello nazionale.
Il congresso, promosso congiuntamente dall’Unità Locale di Salute della Valle d’Aosta e dalla SIMem, è preceduto, il 7 novembre, da un evento aperto al pubblico che promette di essere particolarmente coinvolgente.
In un dialogo stimolante guidato dal dottor Guido Giardini, primario di Neurologia dell’Ospedale Regionale di Aosta e direttore dell’ambulatorio di Medicina di Montagna, saranno presenti l’alpinista Hervé Barmasse, reduce da una recente e impegnativa spedizione himalayana, e il medico rianimatore Marco Cavana.
Questo incontro introduttivo, organizzato in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta e tenutosi presso il nuovo polo universitario, offrirà spunti di riflessione sul binomio tra l’esperienza umana nelle condizioni estreme e le sfide mediche che ne derivano.
La Medicina di Montagna, come sottolinea il dottor Giardini, è una disciplina dinamica, in continua evoluzione, che trascende la semplice applicazione di protocolli clinici.
Essa richiede un approccio multidisciplinare, un connubio virtuoso tra l’innovazione tecnologica, la ricerca scientifica all’avanguardia e la pratica clinica sul campo, spesso in contesti remoti e difficilmente accessibili.
Il congresso, in questo senso, si configura come un’opportunità irripetibile per favorire lo scambio di conoscenze, la condivisione di esperienze dirette e l’analisi critica delle nuove tendenze che plasmano il futuro dell’assistenza sanitaria in ambienti alpini e ultraterritoriali.
L’importanza di questo congresso si amplifica ulteriormente nel contesto geografico in cui si svolge.
La Valle d’Aosta, con il suo ricco patrimonio naturale e la sua storia intrinsecamente legata alla montagna, offre un ambiente privilegiato per approfondire le tematiche legate alla medicina di alta quota, alle tecniche di soccorso in ambiente alpino e alla gestione delle patologie specifiche legate all’esposizione ambientale estrema.
L’ambulatorio di Medicina di Montagna attivo presso l’ospedale regionale di Aosta, che accoglie pazienti provenienti da diverse regioni, testimonia l’impegno della sanità pubblica locale nel fornire un’assistenza specialistica di elevato livello.
Investire in questo ambito non solo contribuisce a migliorare la qualità della cura, ma rappresenta anche un potente fattore di attrazione per giovani specialisti desiderosi di sviluppare la propria carriera in un settore in rapida espansione e ricco di stimoli professionali.
Il congresso del 2025 si pone quindi come un’occasione per consolidare questa leadership e per promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo della Medicina di Montagna a livello nazionale.









