I ghiacciai valdostani, nonostante un inverno che ha regalato precipitazioni nevose superiori alla media, continuano a subire una progressiva e preoccupante riduzione di massa.
 I dati, emersi da un accurato monitoraggio condotto dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) Valle d’Aosta, delineano un quadro complesso e inequivocabile.
 L’indagine, focalizzata sui ghiacciai del Timorion (situato nel territorio di Valsavarenche) e del Rutor (incompiuto nel comune di La Thuile), ha impiegato tecniche avanzate di rilievo aerofotogrammetrico, integrate da misurazioni dirette eseguite in maggio, settembre e ottobre.
 Particolare attenzione è stata dedicata anche al ghiacciaio del Petit Grapillon, localizzato nel versante settentrionale della Val Ferret, dove sono stati utilizzati droni per acquisire dati ad alta risoluzione.
L’analisi dei dati rivela una distribuzione non uniforme delle precipitazioni nevose, con picchi concentrati tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.
L’estate, pur in linea con le medie stagionali dal punto di vista termico, ha subito un’influenza significativa di questo accumulo iniziale di neve.
 Questo ha portato a un ritardo nell’avvio del processo di ablazione, e in alcune aree ha contribuito a stemperare, almeno temporaneamente, l’effetto del calore estivo, riducendo la velocità di fusione del ghiaccio.
Tuttavia, il quadro complessivo è tutt’altro che positivo.
Il “bilancio di massa” dei ghiacciai monitorati – la differenza tra l’accumulo di neve e il deflusso di acqua derivante dalla fusione – risulta ancora significativamente negativo.
Questo dato conferma la tendenza secolare alla riduzione delle masse glaciali, un fenomeno accelerato dal cambiamento climatico globale.
La riduzione dei ghiacciai non è solo una questione estetica o un impoverimento del paesaggio alpino.
 Essa ha implicazioni concrete sulla disponibilità di risorse idriche, sull’equilibrio degli ecosistemi montani e sulla stabilità dei versanti alpini, aumentando il rischio di frane e inondazioni.
 La perdita dei ghiacciai rappresenta un indicatore cruciale della salute del pianeta e richiede un’azione urgente e coordinata a livello globale per mitigare gli effetti del riscaldamento globale e proteggere il patrimonio naturale alpino per le generazioni future.
  I dati ARPA Valle d’Aosta, in questo contesto, assumono un valore aggiunto cruciale, fornendo un quadro preciso e aggiornato sull’evoluzione di questi delicati ecosistemi.



 
                                    



