La prova di italiano, prima pietra dell’esame di Stato per gli 889 maturandi valdostani – un microcosmo di oltre 524.000 studenti a livello nazionale – si è presentata come un crocevia di riflessioni complesse e attuali. Piuttosto che una mera verifica di competenze linguistiche, l’esame ha invitato a un dialogo interdisciplinare, tessendo connessioni inaspettate tra arte, storia, filosofia e impegno civile.Il testo ministeriale ha pescato a fondo nel patrimonio culturale italiano e contemporaneo. L’eco della poesia di Pier Paolo Pasolini, con la sua cruda analisi della realtà, si è mescolata all’aristocratico disincanto de *Il Gattopardo* di Tomasi di Lampedusa, un romanzo che indaga la transizione e la decadenza di un’epoca. A questo affresco storico si è aggiunta una riflessione sui cicli storici e le crisi globali, attualizzata da Piers Brendon, offrendo agli studenti l’opportunità di interpretare il presente alla luce del passato. La scelta della parola “rispetto” come “parola dell’anno” secondo l’Accademia della Crusca (non Treccani come erroneamente indicato) ha fornito un ulteriore spunto di riflessione, stimolando un’analisi critica del concetto e delle sue implicazioni sociali. L’indagine sul rapporto tra tempo, fama e società, ispirata dal pensiero del filosofo Telmo Pievani, ha invitato gli studenti a confrontarsi con la fugacità della notorietà e la costruzione della memoria collettiva. Infine, la disamina dell’indignazione nell’era dei social media, intrecciata con il pensiero del giudice Paolo Borsellino, ha posto al centro l’importanza della responsabilità individuale e dell’impegno civile, soprattutto nelle giovani generazioni.La sovrintendente agli studi, Marina Fey, ha espresso soddisfazione per la regolarità dell’esame, sottolineando la prevedibilità dei temi proposti, in linea con le aree di studio affrontate durante l’anno scolastico. Questa percezione di adeguatezza suggerisce un tentativo di calibrare la prova, offrendo agli studenti un terreno di indagine familiare ma allo stesso tempo stimolante.Domani, la seconda prova, specificamente adattata ai diversi indirizzi di studi, metterà alla prova le competenze disciplinari acquisite. Per i maturandi valdostani, il 25 giugno sarà poi il momento di affrontare la prova di francese, o l’Esabac, un’opportunità unica per conseguire un doppio diploma, simbolo di un percorso di studio bilingue e di una preparazione internazionale. L’intera prova di stato si configura quindi come un viaggio attraverso la cultura e la responsabilità, un percorso di crescita intellettuale e personale che segna il passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
Maturità 2024: l’Italiano tra Pasolini, Lampedusa e Responsabilità Civile
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