Un’ondata di micro-criminalità sta mettendo a dura prova la tranquillità di Pont-Suaz e Gressan, con una serie di episodi che coinvolgono rapine a commercianti e furti in attività commerciali, tutti accomunati da modalità simili e da un profilo criminale apparentemente giovane.
Le forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri, stanno coordinando le indagini per identificare e assicurare alla giustizia i responsabili, in un contesto che solleva interrogativi sulla sicurezza percepita e sulle possibili cause sottostanti a questo incremento di episodi.
L’ultimo episodio, verificatosi ieri sera, ha visto una farmacia di Pont-Suaz vittima di una rapina a mano armata.
Un individuo, il cui volto era parzialmente oscurato, ha fatto irruzione nel locale poco prima della chiusura, minacciando la farmacista con un coltello e impossessandosi di una somma contante di circa 500 euro.
L’azione, rapida ed efficiente, suggerisce una certa dimestichezza con l’ambiente o una pianificazione preventiva, elementi che gli inquirenti stanno cercando di ricostruire attraverso l’analisi dei filmati di videosorveglianza, cruciali per l’identificazione del malvivente.
L’episodio ripropone un quadro inquietante già manifestato mercoledì scorso, quando la titolare di una tabaccheria sempre a Pont-Suaz è stata vittima di una rapina simile.
In questo caso, un giovane, travisato con cappuccio e berretto, ha minacciato la commerciante, sottraendole un modico importo contenuto nel fondo cassa.
La somiglianza nelle modalità operative e nella presunta giovane età dei responsabili alimenta l’ipotesi di un collegamento tra i due episodi, suggerendo la presenza di un gruppo o di individui che agiscono in modo coordinato.
Parallelamente alle rapine, le indagini si estendono a un furto con scasso verificatosi nella notte tra martedì e mercoledì in un bar di Gressan.
Il colpo, meno violento ma ugualmente significativo per la sensazione di insicurezza che genera, ha visto i ladri impossessarsi di generi alimentari di basso valore, come caramelle e bevande in lattina.
La ripresa delle telecamere interne, sebbene non abbia permesso di identificare chiaramente i malviventi, potrebbe fornire elementi utili per collegare questo episodio agli altri e ricostruire la loro rete.
Le indagini, attualmente in una fase delicata, si concentrano sull’analisi dei filmati di sorveglianza, sulla ricerca di testimoni e sulla comparazione delle impronte digitali e di altri elementi biologici rinvenuti nei luoghi dei furti.
L’attenzione è rivolta anche alla verifica di eventuali precedenti penali di persone residenti nella zona e all’analisi dei flussi migratori recenti, al fine di escludere possibili collegamenti con gruppi criminali esterni.
Oltre all’aspetto repressivo, si avverte la necessità di implementare misure preventive, come un potenziamento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio e un sostegno psicologico alle vittime, per ricostruire un clima di fiducia e sicurezza nella comunità.