Due anni dopo l’avvio del processo deliberativo, si materializza oggi la trasformazione dell’Espace Mont-Blanc in Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (Gect), una tappa fondamentale per il futuro della cooperazione tra Italia, Francia e Svizzera. L’annuncio ufficiale, avvenuto durante la Conferenza transfrontaliera del Monte Bianco a La Salle, segna un passaggio da una collaborazione interinale a un’entità giuridica riconosciuta dall’Unione Europea, dotata di personalità giuridica propria.La Conferenza, presieduta dall’assessore all’ambiente Davide Sapinet, in qualità di vicepresidente dell’Espace Mont-Blanc, ha visto la partecipazione dei rappresentanti istituzionali dei tre Paesi coinvolti, tra cui Eric Fournier, presidente della Comunità dei Comuni della Valle di Chamonix Mont-Blanc, e Eric Bianco, capo del Servizio dell’economia, del turismo e dell’innovazione del Cantone Vallese. Questa presenza dimostra l’impegno congiunto e il riconoscimento dell’importanza strategica di questa iniziativa.La decisione di evolvere verso un Gect non è casuale. Riconosce la necessità di un quadro cooperativo più solido e permanente per affrontare le sfide comuni che il territorio alpino presenta. Il Monte Bianco, in particolare, è un ecosistema fragile, esposto a impatti ambientali crescenti, cambiamenti climatici, flussi turistici intensi e dinamiche socio-economiche complesse. Un Gect offre la piattaforma ideale per orchestrare interventi coordinati, sfruttando sinergie e massimizzando l’efficacia delle risorse impiegate.La creazione del Gect si preannuncia come uno strumento operativo essenziale per una gestione integrata del territorio, capace di promuovere lo sviluppo sostenibile, la tutela del patrimonio naturale e culturale, il miglioramento dell’accessibilità e la promozione di un turismo responsabile. Si tratta di un approccio che guarda al futuro, mirando a preservare l’identità unica del Monte Bianco, garantendone la prosperità e la vitalità per le generazioni a venire.Come sottolineato dall’assessore Sapinet, il Gect rappresenta “una promessa mantenuta” per i territori alpini, un volano per una cooperazione transfrontaliera efficiente e duratura, ufficialmente riconosciuta a livello europeo. L’obiettivo è superare le barriere amministrative e normative, favorendo un dialogo costante e una pianificazione condivisa.I documenti fondamentali, la Convenzione e lo Statuto, sono ora sottoposti a un esame approfondito da parte degli uffici competenti di Italia, Francia e Svizzera. In Valle d’Aosta, in particolare, la costituzione del Gect necessiterà dell’approvazione formale del Consiglio regionale, un passaggio cruciale per legittimare l’iniziativa e garantire il pieno sostegno istituzionale. Si tratta di un momento di consolidamento, che segna l’inizio di una nuova era per la cooperazione alpina.
Monte Bianco, nasce il Gect: cooperazione transfrontaliera a livello europeo
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