“Metaa”: Un Percorso di Trasformazione attraverso il RugbyIl progetto “Metaa” rappresenta un’innovativa iniziativa di reinserimento sociale, frutto di una sinergia tra il Servizio per le Dipendenze Patologiche (SerD) dell’Unità Sanitaria Locale e l’Associazione Sportiva Dilettantistica Stade Valdotain.
Nato a Sarre nel giugno, “Metaa” si propone di offrire a pazienti con problematiche di dipendenza un percorso di recupero olistico, dove lo sport – e in particolare il rugby – assume il ruolo di potente catalizzatore di cambiamento.
Lungi dall’essere una semplice attività fisica, il rugby in “Metaa” è un vero e proprio strumento pedagogico.
Attraverso la pratica sportiva, i partecipanti vengono introdotti a un sistema di valori fondamentali: lealtà, solidarietà, rispetto per l’avversario e per le regole, spirito di squadra e autocontrollo.
Questi principi, intrinsecamente legati alla filosofia rugbystica, si rivelano elementi cruciali per ricostruire un senso di responsabilità, fiducia in sé stessi e appartenenza alla comunità.
L’approccio metodologico di “Metaa” si distingue per la sua integrazione di diversi ambiti professionali.
Sessioni di allenamento sportivo sono affiancate da un supporto psicologico continuativo, laboratori di riflessione guidata e momenti di socializzazione strutturati.
Un team multidisciplinare, composto dal tecnico della Stade Valdotain, German Parra, un’educatrice professionale e una psicoterapeuta del SerD, accompagna i partecipanti in questo percorso di trasformazione, offrendo strumenti di coping e favorendo l’elaborazione di esperienze traumatiche.
Il progetto pone un’enfasi particolare sulla riscoperta e sulla valorizzazione del corpo.
Le persone affette da dipendenza spesso vivono in un circolo vizioso di gratificazione immediata, isolamento e relazioni superficiali, caratterizzato da uno stile di vita sedentario e antisociale.
“Metaa” intende spezzare questo schema, promuovendo un rapporto più consapevole e positivo con il proprio corpo, percepito non come strumento di piacere effimero, ma come veicolo di salute, energia e connessione con il mondo esterno.
Un elemento distintivo del progetto sono gli “Eventi Family Stade”, momenti di aggregazione che coinvolgono i familiari dei partecipanti, rafforzando il senso di appartenenza e la motivazione al cambiamento.
La partecipazione attiva della famiglia è riconosciuta come un fattore determinante per il successo del percorso di recupero.
Come sottolinea il direttore del SerD, Gerardo Di Carlo, “Metaa” risponde a un bisogno profondo: offrire alle persone che lottano contro la dipendenza un’alternativa positiva, un ambiente sicuro e stimolante dove possano riscoprire il piacere di sentirsi parte di qualcosa di più grande, di ricostruire relazioni sane e di proiettarsi verso un futuro di speranza e di realizzazione personale.
Il rugby, con la sua forza inclusiva e la sua etica improntata al rispetto e alla collaborazione, si rivela un alleato prezioso in questa sfida.