Valle d’Aosta: un bilancio complesso tra progressi e regressioni nell’attuazione dell’Agenda 2030L’analisi condotta dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (Asvis) nel rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile 2025” dipinge un quadro articolato e a tratti contraddittorio per la Valle d’Aosta, in relazione al percorso verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030.
La ricerca, basata su un ampio paniere di indicatori statistici (circa cento), rivela come la regione abbia mostrato miglioramenti significativi in alcune aree, pur affrontando sfide rilevanti in altre, sollevando interrogativi cruciali per le politiche territoriali del futuro.
Tra i risultati più incoraggianti, spicca il progresso nell’ambito dell’istruzione.
L’aumento dei posti autorizzati nei servizi socioeducativi (un incremento dell’11,5% tra il 2013 e il 2022) e la crescita del numero di laureati (un aumento del 4,9% tra il 2018 e il 2023) indicano un impegno a rafforzare il capitale umano e a promuovere l’accesso all’istruzione a tutti i livelli.
Parallelamente, si registra un’evoluzione positiva in termini di parità di genere, manifestata da un miglioramento dell’equilibrio tra donne e uomini nei percorsi universitari STEM (un aumento di 17,9 punti percentuali tra il 2012 e il 2022) e una riduzione del divario retributivo di genere (una diminuzione di 3 punti percentuali tra il 2010 e il 2023).
Questo suggerisce un’attenzione crescente alla promozione di pari opportunità e alla riduzione delle disuguaglianze di genere nel mercato del lavoro e nell’istruzione superiore.
Il settore energetico mostra segnali positivi con un aumento della quota di energia proveniente da fonti rinnovabili e una diminuzione del consumo finale di energia, indicando un impegno verso la transizione energetica e la riduzione dell’impatto ambientale.
Inoltre, l’aumento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani riflette una maggiore consapevolezza e un comportamento più responsabile da parte dei cittadini e delle imprese, contribuendo alla tutela delle risorse naturali e alla riduzione dell’inquinamento.
Tuttavia, il rapporto Asvis evidenzia anche aree di preoccupazione.
Il peggioramento della situazione di povertà, segnato dall’aumento della povertà assoluta, rappresenta una sfida cruciale che richiede interventi mirati per garantire un livello minimo di benessere a tutti i residenti.
L’aumento della dispersione idrica, unitamente al declino del Prodotto Interno Lordo per unità di lavoro e alla diminuzione degli investimenti fissi lordi sul PIL, riflettono una fragilità strutturale che compromette la crescita economica e la sostenibilità del sistema idrico.
L’incremento delle truffe e frodi informatiche e l’aumento dei detenuti in attesa di giudizio segnalano una crescente vulnerabilità del sistema giudiziario e un bisogno urgente di rafforzare la sicurezza informatica e l’efficienza del sistema penale.
Inoltre, il declino della “vita sulla terra” implica un peggioramento nella conservazione della biodiversità e nella protezione degli ecosistemi alpini, fondamentali per l’identità e l’economia della regione.
La situazione, complessa, richiede un ripensamento delle politiche territoriali, puntando su un approccio integrato che consideri le interconnessioni tra i diversi obiettivi di sviluppo sostenibile e che promuova una crescita economica inclusiva, equa e rispettosa dell’ambiente.
L’analisi dell’Asvis fornisce un quadro prezioso per orientare le scelte strategiche e per costruire un futuro più sostenibile per la Valle d’Aosta.






