domenica 3 Agosto 2025
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Aosta

Nuova guida del turismo in Valle d’Aosta: Anna Maria Careri al comando.

La Regione si appresta a inaugurare una nuova fase nella gestione del turismo con l’insediamento di Anna Maria Careri a capo dell’Ufficio Regionale del Turismo.

La nomina, formalizzata con recente deliberazione giuntale, segna un punto di svolta successivo a un complesso iter legale che ha visto la precedente designazione, quella di Davide Jaccod, convalidata in primo grado dal TAR della Valle d’Aosta, per poi essere annullata dal Consiglio di Stato.
L’evento assume una rilevanza non trascurabile, poiché evidenzia il ruolo cruciale della tutela legale e del rispetto rigoroso dei requisiti richiesti per l’attribuzione di incarichi di tale responsabilità.

La vicenda, nata dalla partecipazione di Anna Maria Careri alla stessa procedura concorsuale, si è sviluppata attraverso due gradi di giudizio, dimostrando la sensibilità delle istituzioni verso la trasparenza e l’equità nei processi decisionali.
L’annullamento della nomina di Jaccod, emerso dal scrutinio del Consiglio di Stato, è stato motivato da una valutazione critica rispetto alla sussistenza di un elemento fondamentale: l’esperienza pregressa in un contesto lavorativo dirigenziale.
Questo requisito, apparentemente tecnico, solleva questioni più ampie riguardanti l’interpretazione delle normative che regolano l’accesso a posizioni apicali nell’amministrazione pubblica, e la loro applicazione concreta.

L’episodio sottolinea come la conformità alla lettera della legge, e l’interpretazione corretta dei requisiti, siano imprescindibili per la legittimità di un incarico.

L’assunzione di Anna Maria Careri, attualmente dirigente della struttura dedicata allo Sviluppo dell’offerta, al marketing e alla promozione turistica, promette un approccio strategico e consolidato, basato sulla profonda conoscenza del settore.
Il suo incarico triennale, a partire dal primo agosto, rappresenta un’opportunità per rilanciare le politiche turistiche regionali, ponendo l’accento su sostenibilità, innovazione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico.

Si auspica, inoltre, che l’esperienza appena conclusa possa fungere da monito per una maggiore attenzione nella verifica dei requisiti e nell’applicazione delle normative, garantendo una governance più efficiente e trasparente nell’ambito del turismo regionale.

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