giovedì 7 Agosto 2025
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Aosta

Vigili del Fuoco e Forestale: Fallisce la Conciliazione, Prossime Mobilitazioni

La recente procedura conciliativa, esperita con l’auspicio di trovare una soluzione condivisa, si è conclusa senza esito positivo, principalmente a causa della totale assenza di riscontro da parte dell’amministrazione regionale.

Questa omissione, unitamente alla mancata discussione in Consiglio Valle dei due disegni di legge cruciali per l’ordinamento e la disciplina del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale, ha determinato l’inevitabile passaggio a forme di protesta e mobilitazione, nel pieno rispetto della legalità e dei diritti sindacali.

Eleine Krieger Garcia, portavoce delle funzioni pubbliche di Savt, e a nome delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e Conapo, ha espresso profonda preoccupazione per l’immobilismo regionale.

La convocazione di un Consiglio regionale straordinario, strumento essenziale per affrontare l’urgenza della situazione, è stata deliberatamente esclusa, in linea con le motivazioni precedentemente fornite dal Presidente dell’Assemblea.

Un elemento particolarmente critico è la segretezza che avvolge le ragioni alla base delle modifiche apportate al disegno di legge relativo al Corpo Forestale.
L’assenza di trasparenza in questa materia alimenta sospetti e mina la fiducia tra le parti sociali e l’amministrazione.

L’incontro, svoltosi presso la Prefettura, con la presenza di rappresentanti dei due corpi considerati datori di lavoro, e di dirigenti regionali, si è rivelato inconcludente, evidenziando un divario profondo nella volontà di affrontare le problematiche strutturali che affliggono i due corpi.
La situazione attuale solleva interrogativi sulla capacità della Regione di garantire la sicurezza del territorio e di tutelare il personale impegnato in prima linea, esponendolo a condizioni di lavoro sempre più precarie e a un crescente senso di frustrazione.

La priorità ora è garantire, attraverso la mobilitazione sindacale, l’effettivo riconoscimento dei diritti e il miglioramento delle condizioni di lavoro, auspicando, al contempo, un cambio di rotta da parte dell’amministrazione regionale, verso un dialogo costruttivo e trasparente.
L’urgenza della questione impone un’azione rapida ed efficace, per evitare conseguenze negative sulla sicurezza pubblica e sul benessere dei lavoratori.

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