Leonardo Lotto, trentasei anni, segretario regionale di Azione Valle d’Aosta, presenta la sua candidatura al Consiglio Regionale all’interno della lista Autonomisti di Centro, incarnando una nuova generazione di leader impegnati a ridisegnare il futuro della regione.
La sua traiettoria, contrassegnata da un solido percorso accademico – culminato in studi presso la prestigiosa Università Bocconi e in esperienze formative in alcune delle più rinomate business school a livello globale – lo ha portato a un ritorno in Valle d’Aosta, un ritorno segnato da un evento traumatico, un incidente che ha profondamente modificato la sua prospettiva sulla vita e sul suo legame con la terra natale.
La decisione di rimanere e di mettersi in gioco in politica non è un atto impulsivo, bensì la conseguenza di una riflessione matura sulle dinamiche che affliggono la regione.
Lotto percepisce la Valle d’Aosta come un territorio ricco di potenzialità inespresso, soffocato da un sistema di ostacoli che scoraggia i giovani e costringe i talenti a cercare fortuna altrove.
Il fenomeno dello spopolamento, per lui, non è un dato sociologico da accettare passivamente, ma una sfida politica che richiede un approccio innovativo e pragmatico.
“Rimanere in Valle d’Aosta oggi non dovrebbe rappresentare un atto di eroismo, ma una scelta naturale e incentivata”, afferma Lotto.
“Dobbiamo invertire la rotta, ricostruire un ecosistema favorevole alla crescita e allo sviluppo sostenibile, che offra ai nostri cittadini la possibilità di realizzare il proprio progetto di vita senza dover necessariamente emigrare.
“La sua visione politica si articola attorno a tre pilastri fondamentali: la creazione di opportunità lavorative qualificate, il potenziamento dei servizi essenziali (sanità, istruzione, trasporti) e la promozione di un tessuto sociale coeso e inclusivo.
Lotto è convinto che la politica debba tornare a svolgere il suo ruolo primario di facilitatore, eliminando gli impedimenti burocratici e semplificando le procedure amministrative, piuttosto che crearne di nuovi.
“La politica, al suo nucleo, è un atto di servizio,” sottolinea.
“Il mio impegno sarà quello di rappresentare le esigenze dei cittadini, di ascoltare le loro istanze e di tradurle in azioni concrete.
Voglio essere la voce di chi, come me, ha scelto di rimanere o di tornare in Valle d’Aosta, e di chi desidera costruire qui il proprio futuro.
”Riconosce l’esistenza di un enorme capitale umano inesplorato, un tesoro di idee e competenze che necessita di essere valorizzato.
“Ci sono energie straordinarie pronte a esplodere, persone con una profonda passione per la propria terra e con la capacità di innovare e di creare valore,” dichiara.
“Il mio compito sarà quello di creare le condizioni necessarie per liberare questo potenziale, offrendo loro gli strumenti e le opportunità per realizzare le proprie aspirazioni.
”La sua candidatura non è solo un atto politico, ma un messaggio di speranza e di fiducia nel futuro della Valle d’Aosta.
È un invito a riscoprire il valore del territorio, a investire nelle persone e a costruire un futuro comune, fondato sulla sostenibilità, sull’innovazione e sulla partecipazione attiva di tutti i cittadini.