App Immuni: con il nuovo codice CUN è possibile segnalare la propria positività al COVID

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La Presidenza della Regione e l’Azienda sanitaria della Valle d’Aosta comunicano che è attivo un nuovo servizio collegato all’app Immuni, che consente ai cittadini che effettuano il test con tampone molecolare di segnalare autonomamente la propria positività al Covid-19 tramite il supporto di un call center dedicato, che risponde al numero verde 800.91.24.91, tutti i giorni dalle ore 7 alle 20 oppure con l’inserimento autonomo sull’app.

Nell’ambito della gestione dei pazienti che si sottopongono a test, è stato predisposto che per ogni tampone molecolare venga inviato, via SMS, un codice univoco nazionale, chiamato CUN. Il codice, in caso di positività, potrà essere comunicato al call center da coloro che hanno installato l’app Immuni sui propri smartphone (prima quindi di risultare positivi al SARS-CoV-2).

Attraverso il call center sarà quindi possibile avvisare gli altri utenti Immuni che possono essere entrati in contatto stretto con i cittadini risultati positivi al tampone, contribuendo così a bloccare la catena del contagio.

Si sottolinea che per completare l’operazione di segnalazione il cittadino, oltre al codice CUN, dovrà avere a disposizione l’app Immuni aperta sul proprio smartphone, la propria tessera sanitaria e conoscere la data d’inizio dei sintomi, nel caso in cui ci siano stati.

L’app Immuni ha raggiunto i 10 milioni di utenti e rappresenta un grande aiuto nelle operazioni di tracciamento dei contatti di un caso positivo.

Come funziona Immuni in sei passaggi

L’app associa a ogni dispositivo un codice casuale
Il codice è generato in modo casuale e non contiene informazioni identificative dell’utente e del suo dispositivo. Inoltre, il codice associato a ciascun dispositivo cambia diverse volte ogni ora, per tutelare al meglio la privacy.

I dispositivi che si incontrano si scambiano i rispettivi codici casuali
Quando un utente entra in contatto con un altro utente di Immuni, i dispositivi si scambiano i rispettivi codici tramite Bluetooth Low Energy. L’app riesce così a tenere traccia del contatto avvenuto, ma non può conoscere le identità degli utenti, né sapere dove si sono incontrati.

Chi risulta positivo sceglie se condividere i propri codici casuali
Gli utenti che sono risultati positivi al virus possono caricare su un server – con la collaborazione di un operatore sanitario o, in alternativa, di un operatore telefonico del call center di Immuni (800 912491) – del i codici casuali che i loro dispositivi hanno trasmesso nei giorni precedenti, in modo da renderli disponibili a tutti i dispositivi che hanno l’app installata, senza che questo consenta l’identificazione diretta degli utenti positivi.

Ogni dispositivo verifica se ha incontrato in precedenza uno o più dei codici condivisi
Immuni controlla periodicamente i codici presenti sul server e li confronta con quelli salvati sul dispositivo dell’utente. In questo modo determina se l’utente sia stato esposto a un potenziale contagio.

In caso di corrispondenza, l’utente viene avvertito
Qualora Immuni rilevi che il dispositivo su cui è installata ha avuto un contatto stretto con il dispositivo di un soggetto risultato positivo al SARS-CoV-2 (il virus che provoca il COVID-19), avverte l’utente e gli/le dice che cosa fare. Immuni procede sulla base del semplice rilevamento della prossimità e non tiene conto delle eventuali misure di protezione individuali adottate dagli utenti.

Immuni scambia i codici con altri Paesi europei
Immuni dialoga con le analoghe APP di altri Stati dell’Unione Europea attraverso una procedura di interoperabilità che consente lo scambio dei codici degli utenti risultati positivi al SARS-CoV-2. In caso di viaggio in uno o più Stati dell’Unione Europea, l’utente dell’APP Immuni può indicare il Paese o i Paesi di Interesse, cioè in cui si recherà, utilizzando una specifica funzione della APP.

La procedura di interoperabilità, utilizzando anche la selezione dei Paesi di Interesse fatta dall’utente, consente ad Immuni di allertare i propri utenti in caso di un possibile contatto a rischio con un utente di analoga APP europea risultato positivo al SARS-CoV-2 e, viceversa, alle analoghe APP europee di allertare i propri utenti di un possibile contatto a rischio con utenti di Immuni risultati positivi al SARS-CoV-2.

Immuni riesce a fare tutto questo senza raccogliere informazioni sugli spostamenti degli utenti o sulle persone che questi hanno incontrato.

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