06 novembre 2024 – 10:45
La presidente dell’associazione AMAndoli Carmen Minutiello ha letto l’appello condiviso da cinque associazioni attive nel campo della salute mentale in Piemonte, di fronte ad amici e parenti riuniti al funerale di Federico Fedele, il giovane di 27 anni che si è tolto la vita lo scorso 26 ottobre. Tra coloro che hanno sottoscritto l’appello c’è anche Maria Cristina Soldi, sorella di Andrea, deceduto nel 2015 dopo un trattamento sanitario obbligatorio. Fedele, affetto da una patologia psichiatrica, aveva cercato aiuto per due volte presso il Pronto Soccorso del San Giovanni Bosco di Torino nelle ultime settimane della sua esistenza. Due episodi critici in cui il giovane ha tentato invano di ottenere soccorso medico. La prima volta è stata la notte tra il 10 e l’11 ottobre quando, dopo un’attesa di quattro ore, gli fu detto che non c’era nulla di sbagliato e venne mandato a casa. La seconda volta è stata il 21 ottobre quando la sala d’attesa era sovraffollata e lui decise di andarsene. Cinque giorni dopo si è tolto la vita nel suo appartamento, inviando l’ultimo messaggio alla madre Lia: “Ciao mamma ti voglio bene”. Durante i funerali svoltisi presso la parrocchia San Giovanni Maria Vianney a Torino, Minutiello ha lanciato un appello ai professionisti dei servizi di salute mentale a cui Federico si era rivolto più volte. Li ha esortati a supportare con ogni mezzo possibile le famiglie in difficoltà, superando le questioni organizzative e burocratiche e intervenendo tempestivamente per prevenire tragedie simili in futuro.
