05 ottobre 2024 – 13:45
La situazione è critica e urgente, il bisogno di aiuto è pressante. Le notti sono agitate, segnate dai bombardamenti che colpiscono senza tregua tra le 23 e le 4, mentre i suoni assordanti degli aerei e dei droni riempiono i cieli. Matteo Crosetti, impegnato coordinatore regionale per il Medio Oriente dell’ong Coopi – Cooperazione Internazionale, si trova in Libano ad Achrafieh, dedicando ogni istante al soccorso di oltre 2.000 persone sfollate.Insieme a una squadra di dieci operatori umanitari, Crosetti si impegna nella gestione di tre rifugi nel Nord e nel Sud del Paese, fornendo supporto vitale attraverso la distribuzione di due cucine mobili comunitarie per garantire pasti caldi giornalieri per i prossimi tre mesi. La situazione è drammatica: più di 9.000 feriti e oltre 2.000 morti dall’inizio dell’escalation bellica.Le famiglie sfollate hanno perso tutto e trovano rifugio in scuole e centri di accoglienza improvvisati, mentre coloro che possono fuggono verso il Nord del Libano o persino in Siria alla ricerca di salvezza. Crosetti lancia un accorato appello all’aiuto internazionale: nonostante l’accoglienza di oltre 1.000 persone in pochi giorni, la necessità umanitaria è enorme e richiede un sostegno concreto da parte di tutti coloro che possono contribuire.La solidarietà e la generosità sono fondamentali in momenti come questi: ogni gesto conta per alleviare le sofferenze delle vittime della guerra e offrire loro una speranza per il futuro. Unisciti a noi nel sostenere gli sforzi umanitari in Libano e dona il tuo contributo per aiutare chi ha perso tutto nella violenza e nell’incertezza.