Il diciottenne fermato a Perugia, in Umbria, risponde con il silenzio alle domande della giustizia, almeno per ora, nell’ambito dell’indagine che indaga sul suicidio di Andrea Prospero, 21enne romano. L’avvocato difensore del ragazzo ha chiesto l’arresto domiciliare al gip di Perugia a seguito dell’udienza svoltasi la scorsa settimana per il rinvio a giudizio del ragazzo con l’accusa di induzione o aiuto al suicidio. “I genitori, da subito, hanno voluto evitare qualsiasi polemica – si legge nella nota dell’avvocato -. Dopo alcuni passaggi processuali il gip ha disposto gli arresti domiciliari, una misura cautelare ritenuta necessaria in ragione delle sue responsabilità, ma che comunque lo terrà lontano dal contesto scolastico e sociale. È stata la scelta più giusta per lui” ha detto il genitore del ragazzo.
Arrestato un diciottenne, accusato dell’induzione al suicidio di un altro giovane: misura cautelare applicata.
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