“Arresto di Enrique Márquez: violazioni dei diritti umani in Venezuela”

Enrique Márquez, figura di spicco del partito Centrados e ex candidato alle elezioni presidenziali in Venezuela, è stato recentemente tratto in arresto dalle autorità di sicurezza dello Stato. La notizia è stata diffusa attraverso i social media dalla formazione politica antichavista Voluntad popular, che ha definito l’evento come un vero e proprio “rapimento”. Le accuse si sono concentrate sul governo del presidente Nicolás Maduro, accusato di una serie di sparizioni riguardanti leader politici e attivisti dei diritti umani.Márquez, già vicepresidente del Consiglio Elettorale Nazionale (CNE) e ex deputato, ha ripetutamente richiesto la trasparenza nella pubblicazione dei verbali relativi alle elezioni di luglio, contestando la decisione della Corte suprema di giustizia che ha confermato la rielezione di Maduro. La sua posizione critica nei confronti del governo lo ha reso un obiettivo delle autorità, che hanno deciso di porre fine alla sua voce dissidente tramite il suo arresto.Questo episodio si inserisce in un contesto politico turbolento in cui le libertà civili e i diritti democratici sono sempre più minacciati. L’arresto di Márquez rappresenta solo uno degli ultimi capitoli di una serie di azioni repressive messe in atto dal governo venezuelano per reprimere l’opposizione e consolidare il proprio potere.La comunità internazionale ha condannato fermamente queste violazioni dei diritti umani e chiesto il rilascio immediato di Márquez e degli altri detenuti politici. Tuttavia, la situazione in Venezuela rimane incerta e instabile, con gravi ripercussioni sulla popolazione civile costretta a vivere in un clima di paura e repressione.