Arsenale di armi e esplosivi scoperto a Reggio Calabria: duro colpo all’ndrangheta

Date:

28 gennaio 2025 – 11:40

Durante una normale operazione di controllo del territorio condotta dai carabinieri della Stazione di Catona, è stato scoperto un vasto arsenale di armi e materiale esplosivo nel quartiere di Arghillagrave; a Reggio Calabria, infliggendo un duro colpo alla criminalitagrave; organizzata. L’arsenale è stato trovato all’interno di un edificio del quartiere, nascosto dietro un muro nell’ultimo piano. Secondo le indagini dei carabinieri, l’arsenale sarebbe stato utilizzato dall’ndrangheta. Durante l’operazione sono stati individuati e sequestrati quattro barili contenenti un assortimento di armi da guerra, munizioni e materiale esplosivo. Il contenuto era accuratamente sigillato per garantirne la conservazione nel tempo e includeva fucili di varie tipologie, pistole di diversi calibri, munizioni da guerra e panetti di tritolo con detonatori già innescati. Inoltre, sono stati rinvenuti componenti elettronici che potevano essere utilizzati per la realizzazione di ordigni esplosivi telecomandati o a tempo.Data la pericolosità del materiale rinvenuto, sono intervenuti gli artificieri antisabotaggio del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria per mettere in sicurezza l’area. L’intervento ha richiesto diverse ore e al termine l’arsenale è stato trasferito in caserma per ulteriori accertamenti. La Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giuseppe Lombardo, ha aperto un fascicolo sull’accaduto incrociando i dati emersi con le indagini già in corso sulle cosche dell’ndrangheta presenti nella zona.La scoperta dell’arsenale rappresenta un importante successo nella lotta alla criminalità organizzata e dimostra il costante impegno delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni illegali diffusi sul territorio. La collaborazione tra le varie istituzioni coinvolte si conferma essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini e debellare le attività illecite che minano il tessuto sociale della comunità locale.

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