Per affrontare le sfide di un’era sportiva in rapida evoluzione, l’America’s Cup, custode di un’eredità secolare, si appresta a una profonda revisione del suo format.
La decisione, maturata dopo un’attenta valutazione delle dinamiche economiche e della necessità di assicurare la longevità della competizione, implica una doppia novità strutturale: l’introduzione di una cadenza biennale e una riforma del ruolo del Defender.
Storicamente, la responsabilità dell’organizzazione dell’America’s Cup è ricaduta esclusivamente sul Defender, un onore e un onere che ha spesso comportato un investimento finanziario considerevole e un impegno logistico enorme.
Questa tradizione, per quanto affascinante, si è rivelata sempre più rischiosa in un contesto globale caratterizzato da fluttuazioni economiche e crescenti costi di realizzazione di una competizione di questo livello.
La nuova formula, quindi, affida l’organizzazione non più al singolo team vincitore, ma a un consorzio di cinque squadre, creando una sorta di “America’s Cup Authority”.
Questa svolta strategica non è una semplice ripartizione di costi, ma una vera e propria trasformazione concettuale.
Il consorzio di team condividerà gli oneri finanziari e logistici, diluendo il rischio per ogni singolo contendente e garantendo una maggiore stabilità economica complessiva della regata.
Inoltre, la presenza di diverse squadre nell’organizzazione promuoverà una governance più condivisa e trasparente, riducendo il potenziale per conflitti di interesse e favorendo lo sviluppo di una visione strategica più ampia.
L’introduzione della cadenza biennale, al contrario della tradizionale frequenza triennale, è pensata per aumentare la frequenza degli eventi e la visibilità globale dell’America’s Cup.
Questa accelerazione del ciclo competitivo stimolerà l’innovazione tecnologica tra i team, spingendo i progettisti e i velisti a cercare costantemente nuove soluzioni per migliorare le prestazioni delle imbarcazioni e ottimizzare le strategie di regata.
Allo stesso tempo, la cadenza più ravvicinata consentirà di mantenere alta l’attenzione del pubblico e dei media, garantendo un flusso costante di contenuti e opportunità di sponsorizzazione.
Questa riforma rappresenta un tentativo di modernizzare un’istituzione che, pur mantenendo intatto il suo spirito pionieristico e il suo legame con la storia della vela, deve adattarsi alle esigenze del XXI secolo.
L’obiettivo è preservare l’aura esclusiva e il fascino di una competizione nata nel 1851, rendendola al contempo più sostenibile, accessibile e rilevante per un pubblico globale.
L’America’s Cup, in questa nuova era, ambisce a rimanere il vertice dell’eccellenza velica, un banco di prova tecnologico e sportivo senza pari, e un simbolo di sfida, innovazione e spirito di avventura.





