Arena di Verona: l’inclusione al centro, un futuro accessibile.

L’Arena di Verona, custode di una tradizione secolare, proietta il suo sguardo al futuro con una rinnovata e ambiziosa visione dell’accessibilità.
La quarta edizione del progetto “Arena per Tutti” ha già riscosso un successo travolgente, con un numero di iscrizioni che supera le aspettative, preannunciando un’estate 2026 ricca di iniziative inclusive.
Questa risposta positiva conferma come l’istituzione veronese si stia evolvendo, non solo come tempio dell’opera lirica, ma anche come spazio culturale aperto a tutti, abbattendo barriere e promuovendo un’esperienza teatrale pienamente partecipata.

L’impegno si traduce in un ampliamento significativo dell’offerta: ben 26 serate dedicate a fruizioni accessibili e 19 percorsi multisensoriali, distribuiti nei tre mesi del festival.

Il cartellone, che vedrà in scena “Nabucco”, una nuova produzione de “La Traviata”, la celebre edizione Zeffirelli de “Aida” e la maestosa “Turandot”, sarà accompagnato da un’ampia gamma di servizi pensati per rispondere alle diverse esigenze del pubblico.
Il progetto, sostenuto da Müller Italia, ha superato i confini nazionali, testimoniando la sua rilevanza a livello internazionale.
La partecipazione alla conferenza “Shaping Tourism for Thriving Places and People” a Zagabria ha offerto una vetrina prestigiosa per presentare i risultati triennali, con un dato significativo: 3.993 persone con disabilità hanno fruito delle iniziative, di cui una parte consistente attraverso percorsi sensoriali innovativi.
La crescita esponenziale delle presenze, con un incremento del 42% rispetto al 2024 e un aumento del 296% di spettatori stranieri, sottolinea l’importanza di questo modello inclusivo.

Per il 2026, l’esperienza sarà ulteriormente arricchita.
I percorsi multisensoriali, gratuiti e offerti prima dell’inizio dello spettacolo, permetteranno di immergersi nel mondo dell’opera attraverso un viaggio tattile, olfattivo e sonoro.
Il pubblico avrà l’opportunità unica di esplorare i retroscena, interagendo con il personale di palcoscenico e gli artigiani che creano la magia dell’opera.

Un’immersione completa che va oltre la semplice visione dello spettacolo, svelando i segreti della produzione teatrale.

L’accessibilità si declina anche attraverso un’offerta comunicativa multilingue e multimodale.

Trailer accessibili in italiano, inglese e tedesco, con sottotitoli, audiodescrizione, traduzione in lingua dei segni (italiana, internazionale e tedesca) e libri di sala digitali, contribuiranno a rendere lo spettacolo fruibile a un pubblico ancora più ampio.
Durante l’opera, l’audiodescrizione dal vivo e i sottotitoli per persone sorde, sempre disponibili in tre lingue, garantiranno una comprensione completa e coinvolgente dello spettacolo.

L’Arena di Verona, con questo approccio, si conferma non solo un luogo di spettacolo, ma un vero e proprio laboratorio di inclusione e innovazione culturale.

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