cityfood
cityeventi
martedì 18 Novembre 2025

Autonomia differenziata, siglata l’intesa tra Stato e Veneto

La firma congiunta tra il Ministro per le Autonomie, Roberto Calderoli, e il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, segna un passo significativo nel percorso di attuazione dell’autonomia differenziata, concretizzandosi in una pre-intesa che apre a una ridefinizione dei rapporti tra Stato e Regione Veneto su quattro aree cruciali.

L’atto, siglato presso il prestigioso Palazzo Balbi, sede del governo regionale veneziano, non costituisce un punto di arrivo, bensì l’avvio di un dialogo istituzionale complesso e articolato, che mira a modulare competenze e risorse in un quadro di responsabilità condivisa.
Le materie oggetto di questa pre-intesa – protezione civile, professioni, previdenza integrativa e sanità – riflettono priorità strategiche per il Veneto, ma evocano anche questioni di interesse nazionale che richiedono un’attenta valutazione.
La protezione civile, ad esempio, in un contesto di crescenti eventi atmosferici estremi e cambiamenti climatici, implica una maggiore capacità regionale di intervento e coordinamento, ma anche la necessità di mantenere un’efficace collaborazione a livello nazionale per la gestione di emergenze complesse che trascendono i confini regionali.
Il capitolo relativo alle professioni, in particolare, apre a una discussione sulla riforma dell’ordinamento professionale, con la possibilità di sperimentare modelli di regolamentazione più flessibili e orientati alle esigenze del mercato del lavoro regionale.
Questo potrebbe significare una semplificazione delle procedure, una maggiore attenzione alla formazione continua e un ruolo più proattivo delle regioni nella definizione degli standard di qualità.

La previdenza integrativa, un tema sempre più rilevante in un’epoca di invecchiamento demografico e incertezza economica, richiede un’analisi approfondita delle dinamiche finanziarie e demografiche regionali, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità del sistema pensionistico e la tutela dei lavoratori.

L’autonomia differenziata in quest’ambito potrebbe consentire l’introduzione di misure specifiche per incentivare la partecipazione alla previdenza complementare e contrastare la povertà in età avanzata.

Infine, la sanità, una delle voci di spesa più significative per i bilanci regionali, rappresenta una sfida complessa in termini di equità, efficienza e qualità dei servizi.

La pre-intesa apre la strada a una maggiore autonomia regionale nella gestione delle risorse umane, nell’organizzazione dei servizi e nella definizione delle politiche di prevenzione e promozione della salute, pur nel rispetto dei principi costituzionali di universalità e uguaglianza nell’accesso alle cure.
L’accordo preliminare non è che il primo passo di un percorso che richiederà un confronto approfondito con le altre regioni, con il Governo centrale e con le parti sociali, per definire nel dettaglio i livelli di competenza e le modalità di finanziamento.
La sua attuazione, pertanto, presuppone un solido quadro normativo e un sistema di monitoraggio efficace per garantire il rispetto degli impegni assunti e la trasparenza del processo decisionale.
Il Veneto, con questa iniziativa, si pone come laboratorio per sperimentare un nuovo modello di relazioni tra Stato e regioni, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia dell’azione pubblica e rispondere in modo più mirato alle esigenze dei cittadini.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap