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sabato 25 Ottobre 2025

Barletta, agguato a Di Bari: presidente del comitato ferito

Nella tarda serata, una dinamica inquietante ha scosso la tranquillità della Zona 167 a Barletta.
Giuseppe Di Bari, figura di spicco nel tessuto sociale del quartiere e presidente del comitato omonimo, è stato vittima di un violento agguato armato.
L’uomo, sessantenne, stava percorrendo una via della Zona 167 quando è stato colpito da proiettili, che lo hanno ferito al tallone sinistro e ai polpacci.
L’esecuzione dell’attentato, rapida e brutale, ha visto l’azione di uno o più aggressori a bordo di un motociclo, il cui conducente si è prontamente dileguato dopo aver inferto i colpi, lasciando dietro di sé un clima di sgomento e apprensione.
La fuga in moto, probabilmente studiata nei minimi dettagli, sottolinea la premeditazione dell’azione e la volontà degli esecutori di evitare l’identificazione.

Immediatamente dopo l’aggressione, i soccorsi sono stati attivati.
Giuseppe Di Bari è stato trasportato con urgenza all’ospedale Dimiccoli, dove ha ricevuto le cure necessarie.

Nonostante la gravità dell’evento, le sue condizioni non sarebbero critiche, sebbene richiedano un attento monitoraggio.
L’evento ha innescato un’immediata e approfondita indagine da parte delle forze dell’ordine.
L’attenzione si concentra ora sull’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, nella speranza di ricostruire la sequenza degli eventi, identificare i responsabili e chiarire le motivazioni che hanno portato a questo atto violento.

L’aggressione a Di Bari, figura centrale nel tessuto associativo e civico della Zona 167, solleva interrogativi profondi sulle dinamiche criminali che operano sul territorio e sulla sicurezza percepita dai residenti.

Il ruolo del comitato di quartiere, spesso impegnato nella mediazione tra cittadini e istituzioni, e la sua attività a tutela del bene comune, potrebbero essere elementi chiave per comprendere il contesto in cui si è verificata questa aggressione.
Si ipotizza, seppur in assenza di conferme ufficiali, che l’attentato possa essere collegato a dispute legate a interessi economici o a contrasti sociali radicati nella comunità.
L’evento rappresenta una ferita profonda per la Zona 167 e riaccende il dibattito sulla necessità di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine e di promuovere iniziative di prevenzione e di contrasto alla criminalità.
La speranza è che l’indagine porti a una rapida identificazione dei responsabili e a un ritorno alla normalità per la comunità barlettana.

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