Un colpo durissimo per il Bologna, alle soglie di un evento cruciale come la Supercoppa Italiana contro il Napoli.
La formazione di Motta deve affrontare un’assenza significativa: Federico Bernardeschi, autentico perno del gioco rossoblù, è costretto a uno stop prolungato a causa di una frattura angolata alla clavicola sinistra, infortunio rimediato durante la semifinale contro l’Inter.
L’entità della lesione, diagnosticata con esami approfonditi, impone un intervento chirurgico, programmato per martedì presso una struttura sanitaria di Bologna.
L’operazione, necessaria per la corretta stabilizzazione della frattura, segna una battuta d’arresto significativa nel percorso di recupero del giocatore.
Le previsioni parlano di almeno sei settimane di stop, un lasso di tempo che preclude la sua partecipazione alla finale e compromette, almeno parzialmente, la sua disponibilità nelle prime uscite del nuovo anno.
L’infortunio di Bernardeschi non è un evento isolato all’interno di una stagione già segnata da sfortuna fisica.
Ricorda, nel suo epilogo chirurgico, l’infortunio di Freuler contro il Parma, evidenziando una tendenza, per quanto sgradevole, all’incidenza di infortuni che richiedono interventi.
Questa dinamica solleva interrogativi sulla gestione degli sforzi e sulla fragilità fisica, elementi che inevitabilmente influenzano le dinamiche di squadra e le strategie di gioco.
L’assenza di Bernardeschi, oltre al danno fisico, rappresenta una perdita di leadership e qualità tecnica.
Il giocatore, con la sua esperienza e la sua capacità di amalgama tra difesa e attacco, è stato fondamentale per la costruzione del gioco del Bologna.
La sua assenza costringerà Motta a rivedere i moduli e a sperimentare soluzioni alternative, ponendo una sfida complessa in un momento delicato.
La profondità della rosa sarà messa a dura prova e sarà cruciale l’apporto dei compagni per colmare il vuoto lasciato dal numero 8, garantendo al Bologna la possibilità di affrontare la finale e le successive competizioni con la giusta competitività e determinazione.
L’incertezza, ora, grava sulla capacità del gruppo di superare questa contrattempo e confermare il trend positivo che ha caratterizzato la prima parte di stagione.






