
L’analisi congiunturale condotta dall’Unione Industriale Biellese dipinge un quadro di resilienza e cauta speranza nel panorama economico biellese, proiettato verso il primo trimestre del 2026.
I dati raccolti tra gli imprenditori locali rivelano una sostanziale continuità positiva rispetto alle valutazioni precedenti, suggerendo un’evoluzione graduale e costante, lungi da brusche accelerazioni.
Si osservano segnali di maggiore fiducia nelle prospettive occupazionali, un incremento degli ordini in arrivo e una potenziale ripresa della redditività aziendale, elementi che, unitamente al ritorno in zona positiva delle aspettative di produzione, delineano un orizzonte economico non privo di opportunità.
Paolo Barberis Canonico, presidente dell’Uib, sottolinea con chiarezza come la crescita economica sia intrinsecamente legata alla presenza di stabilità e prevedibilità.
L’incertezza dilagante, caratteristica degli attuali scenari globali, erode la capacità delle imprese di pianificare strategie di medio-lungo termine, frenando l’iniziativa imprenditoriale e alimentando un approccio prudente, quasi difensivo.
Le criticità emerse sono molteplici e richiedono interventi mirati.
La complessa situazione legata alla firma dell’accordo tra l’Unione Europea e il Mercosur, un’area commerciale di notevole importanza (stimata in 14 miliardi di euro), rappresenta un nodo cruciale da sciogliere.
Il mancato completamento di un accordo solleva interrogativi sulla capacità dell’Europa di espandere i propri mercati e di sfruttare appieno il potenziale di crescita offerto dalle relazioni commerciali internazionali.
Barberis Canonico evidenzia, inoltre, una preoccupazione più ampia riguardante il ruolo dell’Europa nel sostegno all’industria.
L’industria, infatti, è percepita come il motore essenziale per la creazione di valore e il miglioramento del benessere sociale.
Tuttavia, si osserva un approccio talvolta miope e burocratico nella definizione di politiche cruciali, come quelle legate alla sostenibilità ambientale.
Un modello di sostenibilità imposto senza considerare le esigenze e le dinamiche delle imprese rischia di ostacolare la crescita e la competitività.
Infine, il presidente Uib esprime apprezzamento per l’operato della Finanziaria, che dimostra di orientarsi nella direzione giusta, supportando gli investimenti e rafforzando la competitività del “Made in Italy”.
Questo segnale positivo indica una potenziale inversione di tendenza, con un rinnovato impegno a favore delle imprese italiane e del loro posizionamento sui mercati internazionali.
L’auspicio è che questa propensione a sostenere la crescita e l’innovazione si traduca in politiche concrete e durature, capaci di creare un ambiente economico favorevole e stimolante per il futuro.



