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giovedì 30 Ottobre 2025

Catanzaro, degrado urbano: sopralluogo e nuove strategie

La situazione di degrado urbano che affligge alcune aree periferiche di Catanzaro ha catalizzato l’attenzione di vertici istituzionali e nazionali, culminando in un sopralluogo del capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, sollecitato dalla sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro, e dal prefetto Castrese De Rosa.
L’ispezione, incentrata sui quartieri Aranceto e l’area di via Lucrezia della Valle, ha segnato l’inizio di un processo complesso volto a ripensare l’approccio alla gestione di queste realtà, spesso caratterizzate da edilizia abusiva, marginalità sociale e fragilità abitativa.

Il cuore della discussione, che si è poi concretizzata in una riunione presso la Prefettura alla presenza del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha riguardato la necessità di una valutazione sistematica e multidimensionale del fenomeno.

Ciciliano ha sottolineato l’importanza di superare una lettura superficiale, delineando una strategia articolata che integri la gestione ordinaria con interventi straordinari, a seconda delle specifiche criticità riscontrate.

L’obiettivo primario è l’acquisizione di dati precisi e affidabili: quantificazione della popolazione residente, definizione dello status giuridico delle costruzioni (abusive o regolari), e analisi delle implicazioni economiche derivanti da un intervento di risanamento.

Solo attraverso una comprensione approfondita delle dinamiche in atto sarà possibile formulare proposte mirate e sostenibili, che tengano conto non solo degli aspetti strutturali, ma anche delle esigenze della comunità locale.
Il prefetto De Rosa ha espresso un cauto ottimismo, auspicando interventi immediati e concreti.

In particolare, l’Aterp si è impegnata a individuare soluzioni abitative temporanee per le famiglie residenti in via Lucrezia della Valle, con l’obiettivo di demolire le strutture esistenti e ricondizionare l’area, prevenendo nuove occupazioni.
L’iter procedurale, tuttavia, richiede un ripensamento delle normative vigenti e l’esplorazione di meccanismi che consentano un’accelerazione delle procedure burocratiche.
La sottosegretaria Ferro ha posto l’accento sulla necessità di adottare soluzioni differenziate, adattando le risposte alle specifiche caratteristiche di ciascuna area degradata.
Un censimento accurato della popolazione residente si configura come passaggio cruciale per orientare gli interventi e allocare le risorse finanziarie in modo efficiente.

Il presidente Occhiuto ha delineato una visione strategica, richiamando l’esperienza positiva del progetto di riqualificazione del campo rom di Lamezia Terme come modello di intervento da replicare.

Si è annunciato un impegno finanziario regionale a supporto del progetto per via Lucrezia della Valle, con una valutazione di possibili estensioni ad altre aree problematiche, come viale Isonzo, dove la complessità della situazione richiede un approccio particolarmente attento e ponderato.
La convergenza di intenti tra Stato e istituzioni locali, siglata da un’esplicita volontà di collaborazione sinergica, rappresenta il presupposto fondamentale per affrontare una sfida che trascende la mera riqualificazione urbana, investendo la dimensione sociale e promuovendo un futuro più equo e sostenibile per le comunità marginalizzate.
L’auspicio è che questo sforzo congiunto possa generare un cambiamento duraturo, restituendo dignità e opportunità a chi vive in queste aree.

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