L’aria di Cortina d’Ampezzo vibra di una nuova energia, un’affermazione tangibile che trascende la mera preparazione sportiva.
Più che una semplice competizione di bob e skeleton, il Congresso Mondiale della Federazione, con la partecipazione di centocinquantatreesimi provenienti da quarantasei nazioni, rappresenta una rottura con un paradigma mentale che ha a lungo paralizzato il potenziale dell’Italia.
Il Commissario di Governo, Massimo Saldini, ha colto l’occasione per esortare a superare l’alibi corrosivo del fatalismo, quella rassegnazione che sussurrava: “Non ce la faremo mai”.
Questo non è un semplice evento sportivo; è una dichiarazione di intenti, un atto di fede nella capacità di rialzarsi, di innovare, di competere a livello globale.
È la testimonianza di coloro che, con coraggio e determinazione, hanno scelto la via della responsabilità, quella che si costruisce con i fatti, non con le parole.
L’impresa sportiva, come quella di una nazione che si reinventa, richiede un impegno costante, una resilienza indomita, la capacità di trasformare la sfida in opportunità.
Il progetto della pista ‘Eugenio Monti’ incarna questa filosofia.
I lavori procedono a ritmo serrato, un balletto di operai che assemblano coperture, tende e illuminazione, mentre le rifiniture del fondo pista si avvicinano alla consegna, prevista per fine ottobre, in vista dell’omologazione e dei test pre-olimpici.
Il cantiere della Cabina S e del bob bar, elementi cruciali per l’esperienza dei futuri spettatori, è altrettanto dinamico, alimentando l’attesa per i Giochi.
Saldini ha dedicato tempo a incontrare gli atleti impegnati nei campionati mondiali e italiani di spinta, percependo l’emozione palpabile e la speranza che anima le nuove generazioni.
La pista ‘Eugenio Monti’, rinnovata e modernizzata, non sarà semplicemente un tracciato per le competizioni, ma un simbolo di rinascita, un motore di orgoglio nazionale, un luogo in cui i sogni possono prendere forma e le imprese, quelle vere, si concretizzano.
È un invito a credere nell’Italia, a spingere i propri limiti, a dimostrare al mondo di cosa siamo capaci.
Questa è la vittoria che si conquista prima ancora che i bob sfreccino sul ghiaccio.