Filiberto Paganini, Casellese dell’Anno: Eredità di Servizio e Inno alla Comunità

Filiberto Paganini, Casellese dell’Anno 2025: Un Eredità di Servizio e un Inno alla ComunitàLa comunità di Caselle Landi si è recentemente raccolta per celebrare Filiberto Paganini, insignito del prestigioso titolo di Casellese dell’Anno 2025.
Questo riconoscimento, conferito dalla Pro Loco, assume un significato particolarmente profondo, segnando una rara occasione in cui l’onorificenza si tramanda all’interno di una stessa famiglia, a distanza di soli ventidue anni dalla premiazione di Filiberto Martinetto, figura cardine e fondatore della Filmar, nel lontano 2003.
La cerimonia, tenutasi nella sala “Fratelli Cervi”, ha rappresentato non solo un tributo individuale, ma una riflessione sull’evoluzione del tessuto sociale locale e sulla perpetuazione di un’etica del volontariato profondamente radicata.
Silvana Menicali, presidente della Pro Loco, ha guidato la serata, illustrando le modifiche apportate al regolamento per adeguare il premio alla ricchezza e diversità delle candidature pervenute.
Ha sottolineato l’importanza di questa ventiquattresima edizione, culminata con un voto finale espresso il 6 novembre, e ha consegnato a Filiberto la medaglia d’argento, opera dei maestri Ennio ed Enrico Pavanati, che ne incorniciano i simboli delle quattro case casellesi, e la pergamena curata da Elis Calegari.
La scelta di Paganini riflette la volontà di esaltare la giovane energia al servizio del prossimo, un vero e proprio inno alla vita e per la vita, valori universali che animano l’impegno dei volontari.

L’intervento del sindaco Giuseppe Marsaglia ha evidenziato la coerenza dei premiati nel corso degli anni, tutti accomunati da un profondo senso di responsabilità e dedizione alla comunità.
Ha espresso la speranza che questo riconoscimento possa riaccendere il fermento associativo che caratterizzò Caselle negli anni Sessanta, invitando a un rinnovato sguardo al futuro e alla valorizzazione delle risorse umane presenti sul territorio.

Filiberto Paganini, visibilmente commosso, ha condiviso l’onore con l’intera squadra dei soccorritori, sottolineando l’importanza di una comunità viva e dinamica, capace di generosità e solidarietà.

Ha evidenziato come il vero spirito di Caselle trascenda le celebrazioni e le feste, incarnandosi nella capacità di essere presenti quando il bisogno si manifesta.

Il premio, ha affermato, è un riconoscimento non solo personale, ma di tutti i volontari che quotidianamente dedicano il proprio tempo e le proprie energie al servizio del prossimo.

La serata ha visto la partecipazione di figure emblematiche come Giovanni Verderone e lo stesso Filiberto Martinetto, che hanno accolto Paganini con affetto nella “famiglia” dei Casellesi dell’Anno.
Un sentito ricordo è stato dedicato a Giuseppe Vigna Suria, prozio del premiato, scomparso di recente.

Martinetto ha concluso con un messaggio ai giovani: “Nella vita, c’è molto di più dello schermo di un telefono o dei luoghi di svago.
Sono fiero di ascoltare mio nipote raccontare le esperienze e i servizi prestati insieme ai suoi compagni di squadra.

” Il riconoscimento a Filiberto Paganini, dunque, si configura come un ponte tra generazioni, un monito a coltivare la memoria del passato e a proiettarsi verso un futuro sempre più ricco di solidarietà e impegno civico.

- pubblicità -
- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap