Nella notte, l’allarme è squarciato il silenzio di La Quercia, frazione immersa nel territorio viterbese.
Un furto audace e premeditato ha colpito una rinomata gioielleria, lasciando dietro di sé un’amara scia di danni e una refurtiva di notevole valore.
L’azione, eseguita con precisione e rapidità, ha visto i malvivoli introdursi nell’attività commerciale presumibilmente intorno all’una e trenta, violando la sicurezza della porta principale con mezzi non specificati.
L’obiettivo dei criminali era chiaro: la rapida acquisizione dei beni di pregio esposti.
La loro azione, rapida e mirata, ha portato alla sottrazione di una quantità considerevole di gioielli, la cui valutazione provvisoria si aggira intorno ai centomila euro.
Sebbene i ladri abbiano evitato di compromettere la cassaforte, elemento cruciale per la protezione dei beni più consistenti, la perdita economica rappresenta un duro colpo per la proprietà e per l’intera comunità locale.
Immediatamente allertati, i Carabinieri del Comando Provinciale di Viterbo hanno attivato un dispositivo di ricerca volto all’identificazione e al cattura dei responsabili.
Le indagini, in una fase delicata, si concentrano sull’analisi minuziosa dei filmati provenienti dalle telecamere di sorveglianza, sia dell’attività commerciale che di eventuali esercizi commerciali o abitazioni presenti nelle immediate vicinanze.
Questi elementi rappresentano la chiave per ricostruire le dinamiche dell’evento, individuare possibili complici e, soprattutto, rintracciare i fuggitivi.
Parallelamente, un’attenzione particolare è rivolta alla localizzazione di un veicolo sospetto, un’Alfa Romeo di colore rosso, che si ritiene fosse utilizzato dai criminali per la fuga.
La descrizione del veicolo è stata diffusa ai presidi territoriali e alle forze dell’ordine lungo le principali arterie di comunicazione, nel tentativo di intercettare il mezzo e, di conseguenza, i suoi occupanti.
Il furto, oltre al danno economico, ha generato un senso di profondo smarrimento nella popolazione locale, abitualmente abituata a un clima di sicurezza e tranquillità.
L’episodio riapre il dibattito sulla necessità di rafforzare i sistemi di prevenzione e di controllo del territorio, nonché di promuovere una maggiore collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine.
Le indagini proseguono a ritmo serrato, nella speranza di fare luce su questo atto criminale e restituire alla comunità la serenità perduta.
L’analisi delle tracce lasciate sul luogo del crimine, compresi eventuali impronte digitali o DNA, potrebbe fornire elementi decisivi per l’identificazione dei colpevoli.