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giovedì 23 Ottobre 2025

Impianto rifiuti a Jesi: la Provincia di Ancona dice no

La decisione della Provincia di Ancona, formalizzata dal presidente Daniele Carnevali, segna un punto fermo nella pianificazione territoriale e nella gestione dei rifiuti: il progetto di trattamento proposto da Edison Next Recology nella zona di Zipa, a Jesi, non potrà procedere.
La Conferenza dei servizi, un’istanza cruciale per la concertazione tra enti e istituzioni coinvolte, ha confermato il rigetto definitivo, consolidando le obiezioni già espresse in sede di preavviso di rigetto lo scorso luglio.
Questo atto amministrativo non è frutto di una semplice contrarietà, ma il culmine di un’analisi approfondita e rigorosa.
Nonostante l’azienda abbia presentato integrazioni e modifiche al progetto originale, la Provincia ha mantenuto la propria posizione, basata su una serie di criticità intrinseche all’impianto e al suo impatto potenziale sul territorio.
Le preoccupazioni si estendono oltre le sole considerazioni ambientali, toccando aspetti cruciali per la salute pubblica e la sostenibilità del modello di sviluppo locale.

Il processo decisionale è stato caratterizzato da un’attenzione metodologica esemplare.
Gli uffici provinciali, chiamati a esprimere un parere vincolante in materia di valutazione ambientale, hanno condotto un’indagine puntuale e imparziale, escludendo qualsiasi forma di pregiudizio o influenza esterna.

Questa condotta è stata esplicitamente riconosciuta e apprezzata dal presidente Carnevali, che ha sottolineato l’importanza di preservare l’integrità del procedimento amministrativo, garantendo al contempo il diritto all’iniziativa economica e la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini.
Il rigetto del progetto non deve essere interpretato come un ostacolo alla ricerca di soluzioni innovative per la gestione dei rifiuti, bensì come un invito a ripensare la strategia, a perseguire alternative più sostenibili e a coinvolgere attivamente la comunità locale nel processo decisionale.

L’amministrazione provinciale ribadisce il proprio impegno a promuovere un modello di sviluppo che concili le esigenze di crescita economica con la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica, nel pieno rispetto delle normative vigenti e garantendo la trasparenza e la partecipazione democratica.

Il caso evidenzia la necessità di un approccio integrato e multidisciplinare nella pianificazione territoriale, che tenga conto delle complessità ambientali, sociali ed economiche coinvolte.

La pubblica amministrazione, con la propria opera, si pone come garante di un equilibrio delicato, volto a proteggere il bene comune e a promuovere un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

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