Incongruenza a Bergamo: droga, armi e un tesoro d’arte restituito

Un’operazione volta alla repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, condotta dai Carabinieri di Bergamo, si è inaspettatamente conclusa con un epilogo di straordinaria rilevanza culturale e restitutiva, restituendo a una donna anziana un patrimonio artistico di inestimabile valore.
L’indagine, avviata a seguito di un’attività di osservazione notturna, ha preso il via il 31 ottobre a Seriate, dove un veicolo sospetto, parcheggiato in area pubblica, attirava l’attenzione dei militari.
A bordo, una donna di 43 anni e il suo compagno convivente, un giovane algerino di 24 anni, entrambi con precedenti penali, sono stati sorpresi in pieno utilizzo di droghe pesanti.

La perquisizione del veicolo ha portato al sequestro di una quantità significativa di stupefacenti – nove grammi di cocaina suddivisi in dosi pronte alla vendita, unitamente a porzioni di hashish ed eroina – e ha innescato un’irruzione nell’abitazione della coppia a Treviolo.

Qui, l’intensità della scoperta si è amplificata: oltre a ulteriori 75 grammi di hashish, 167 grammi di cocaina e la somma di 1.600 euro, probabili proventi dell’attività illecita, sono stati rinvenuti strumenti per la pesatura e il confezionamento delle sostanze, bilancini di precisione e, in modo del tutto anomalo, due fucili da caccia, accertati come refurtivi, con una considerevole quantità di munizioni di vario calibro.

La svolta cruciale, tuttavia, si è verificata durante l’ispezione della cantina della coppia, rivelando un vero e proprio scrigno di tesori artistici: una collezione di volumi antichi di notevole pregio, tra cui una Bibbia di eccezionale valore storico, tre esemplari della Divina Commedia, a testimonianza di un amore per la letteratura e la cultura, e un assortimento di dipinti, alcuni dei quali firmati da artisti di rilievo come Massimo Mascelli e Alvaro Peppoloni.
L’inchiesta, diretta dalla Procura di Bergamo sotto la guida di Maurizio Romanelli, ha stabilito che queste opere d’arte erano di proprietà di una donna anziana, nata nel 1939 e originaria del Salento, residente da tempo a Calco (Lecco), la cui storia personale è intrecciata con la passione per l’arte e la cultura, una passione che l’ha portata a costruire una collezione che si è dispersa a seguito di un evento traumatico, la cui ricostruzione è ora in corso.

Il ritrovamento ha dato vita a un’incongruenza tra il contesto criminale originario e la natura del bene recuperato, sollevando interrogativi sulla provenienza delle opere e sulle possibili dinamiche che hanno portato alla loro sottrazione.

L’anziana collezionista, visibilmente commossa, ha potuto ieri riabbracciare il suo patrimonio, frutto di anni di ricerca e passione, in un gesto di restituzione che trascende la semplice dimensione giuridica, configurandosi come un ritorno alle radici culturali e identitarie.
La coppia arrestata, nel frattempo, è attualmente detenuta con l’accusa di traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi e ricettazione, mentre le indagini proseguono per accertare la piena ricostruzione del quadro degli eventi e individuare eventuali complici coinvolti nella sottrazione delle opere d’arte, e per garantire la restituzione di eventuali altri beni ancora dispersi.
L’episodio sottolinea come, spesso, la lotta alla criminalità possa inaspettatamente condurre alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio culturale, contribuendo a preservare la memoria storica e l’identità di una comunità.

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