Il sorriso di un bambino, la resilienza di un genitore, la speranza di un futuro: emozioni potenti, intrinsecamente legate alla fragilità e alla forza che si respirano in un luogo come l’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon di Napoli.
La visita di Lorenzo Insigne, l’iconico calciatore partenopeo, non è stata una semplice apparizione, ma un gesto che ha tessuto un ponte tra il mondo del calcio, spesso percepito come distante e ingessato, e l’umanità profonda di chi lotta quotidianamente contro la malattia.
L’iniziativa “Natale al Santobono – Un libro per un sorriso”, orchestrata da Artis Suavitas in sinergia con la Fondazione Santobono Pausilipon, ha rappresentato un’occasione preziosa per infondere un raggio di gioia in un contesto delicato.
Il calciatore, reduce dall’esperienza canadese e ora alla ricerca di una nuova sfida calcistica, ha voluto condividere un momento di vicinanza, offrendo libri e giocattoli ai piccoli pazienti e alle loro famiglie.
Il ritorno di Insigne in Italia segna una fase di riflessione e riavvio della sua carriera.
La sua dichiarazione, “Qui nel reparto sono tutti tifosi del Napoli,” rivela un legame profondo con la città e con i suoi sostenitori, un sentimento reciproco che trascende i confini del campo da gioco.
L’aspirazione a tornare nella Serie A, pur alimentata da un desiderio di competizione, si tinge di un’umiltà palpabile di fronte alla sofferenza e alla speranza che lo circondano.
La sua augurio per la Supercoppa, rivolto al Napoli, è un ulteriore segnale di attaccamento a quei colori che lo hanno consacrato.
Il percorso di Lorenzo Insigne nel Napoli, un decennio di magia e gol che lo hanno visto erigere un monumento nella storia del club – 122 reti, un traguardo che lo posiziona al secondo posto nella classifica dei migliori marcatori azzurri, alle spalle del leggendario Dries Mertens – testimonia non solo una straordinaria abilità calcistica, ma anche una profonda dedizione alla maglia e alla città.
L’intervento del presidente di Artis Suavitas, Antonio Larizza, ha messo in luce un aspetto cruciale: la necessità di sostenere progetti continuativi, che vadano oltre la mera celebrazione di un evento festivo.
L’impegno a mantenere aperta la libreria dell’ospedale per tutto l’anno rappresenta un investimento culturale di inestimabile valore, un presidio di conoscenza e di benessere per i bambini e le loro famiglie.
Un impegno che richiede risorse significative e una visione a lungo termine, al di là del clamore mediatico e della fugacità delle festività.
La visita di Insigne, in definitiva, non è stata solo un momento di gioia, ma un simbolo potente di connessione umana, di responsabilità sociale e di speranza in un futuro migliore per i piccoli guerrieri del Santobono, custodi silenziosi di una forza d’animo straordinaria.






