Liguria, Riforma Sanitaria: Verso un Modello Centralizzato e Integrato

Riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale Liguria: Verso un Modello Integrato e CentralizzatoIl Consiglio Regionale della Liguria ha approvato una riforma strutturale del sistema sanitario regionale, che mira a ridefinire l’organizzazione e la gestione dei servizi sanitari e sociosanitari sul territorio.
La riforma, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026, prevede la creazione dell’Azienda Tutela Salute Liguria (ATS Liguria), un’unica azienda regionale che assorbirà le cinque Attuali Aziende Sanitarie Locali (ASL).

L’approvazione è giunta con voto unanime del centrodestra, mentre il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle hanno interrotto i lavori a seguito di contestazioni riguardanti la mancata consultazione preventiva con le rappresentanze sindacali dei lavoratori del settore, in particolare quelle aderenti alle manifestazioni indette da CGIL, CISL e UIL.
L’istituzione dell’ATS Liguria rappresenta un cambiamento paradigma nell’organizzazione della sanità ligure, con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza, ridurre le disomogeneità nell’offerta di servizi e migliorare la governance del sistema.

La nuova azienda sarà guidata da un Direttore Generale, affiancato da Direttori specifici per l’area sanitaria (Direttore Sanitario), amministrativa (Direttore Amministrativo) e sociosanitaria (Direttore Sociosanitario), ciascuno con responsabilità definite e collegate.
Un elemento cruciale della riforma è la centralizzazione di funzioni chiave a livello regionale, attraverso l’istituzione di “Liguria Salute”.
Quest’area assumerà la responsabilità di servizi amministrativi, gestione delle risorse umane (reclutamento e formazione), acquisti centralizzati, logistica, gestione dei magazzini, coordinamento di laboratori di analisi e servizi di diagnostica per immagini.
Questo approccio mira a ottenere economie di scala, standardizzare i processi e migliorare la qualità dei servizi offerti a tutti i cittadini liguri.

Ogni area territoriale, precedentemente gestita dalle ASL, sarà affidata a un Direttore di Area, che risponderà direttamente al Direttore Generale dell’ATS Liguria, garantendo un collegamento diretto e una supervisione centralizzata.
La riforma introduce, inoltre, una significativa riorganizzazione dell’offerta ospedaliera, con la creazione di una struttura ospedaliera metropolitana di rilievo, l’IRCCS Azienda Ospedaliera Metropolitana (AOM).
L’AOM integrerà i principali ospedali del territorio: IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Ospedali Galliera, Villa Scassi ed Erzelli.
Il rapporto con l’Ente Ospedaliero Galliera, in virtù della sua autonomia giuridica, organizzativa, gestionale, patrimoniale e contabile, sarà disciplinato da una convenzione specifica, che definirà le modalità di collaborazione e la ripartizione delle responsabilità.
L’iniziativa, sebbene concepita per migliorare l’efficienza e l’equità dell’accesso ai servizi, solleva interrogativi circa l’impatto sulla prossimità dei servizi e sulla gestione delle specificità locali, richiedendo un’attenta valutazione e un coinvolgimento attivo delle comunità territoriali durante la fase di transizione e nella successiva gestione dell’ATS Liguria.
La mancata consultazione con i sindacati sottolinea la necessità di un dialogo costruttivo per affrontare le sfide e garantire il successo della riforma, tutelando al contempo i diritti e le condizioni di lavoro del personale sanitario.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap