La Lombardia si appresta a celebrare la sua identità micologica e tartufigena con una nuova legge regionale, un atto legislativo che mira a definire un quadro normativo completo e a promuovere una gestione sostenibile di queste risorse preziose.
Il Progetto di Legge Regionale (Pdl) “Lombardia Terra di Funghi e Tartufi”, presentato dai consiglieri regionali Giacomo Zamperini e Michele Schiavi (FdI), si pone come obiettivo primario la salvaguardia del patrimonio micologico e tartufigeno lombardo, un elemento intrinseco del paesaggio e della cultura regionale.
La normativa, destinata a modificare la legge regionale 31/2008, nasce da un proficuo dialogo con le associazioni micologiche locali, riconosciute come custodi essenziali della biodiversità e sentinelle vigili degli ecosistemi forestali.
Questo coinvolgimento diretto assicura che la legge rifletta le conoscenze e le esperienze di chi opera quotidianamente a stretto contatto con la natura.
La legge istituisce ufficialmente la “Giornata Regionale dei Funghi e dei Tartufi”, fissata idealmente in concomitanza con la Giornata Nazionale della Micologia, il 12 ottobre, creando un’occasione celebrativa e di sensibilizzazione a livello locale.
Si tratta di un’opportunità per promuovere la conoscenza dei funghi e dei tartufi, valorizzare le tradizioni locali e incentivare un turismo sostenibile basato sulla scoperta del territorio.
Un’attenzione particolare è rivolta alla sicurezza, un tema cruciale che comprende sia la prevenzione degli incidenti durante le escursioni nei boschi, sia la gestione dei casi di intossicazioni da funghi.
I dati delle Ats lombarde, che registrano un calo significativo (da 122 episodi nel 2024 a 19 nel primo semestre del 2025) ma che richiedono comunque un monitoraggio costante, evidenziano l’importanza di una maggiore educazione e informazione a riguardo.
La legge prevede quindi l’implementazione di campagne di sensibilizzazione rivolte a adulti e bambini, focalizzate sull’identificazione dei funghi commestibili e velenosi, sulle corrette modalità di preparazione e cottura, e sui rischi connessi all’autocomsumo.
Fondamentale sarà il ruolo dell’Osservatorio Regionale per la Tutela delle Risorse Micologiche e Tartufigene, un organismo di controllo e ricerca che si occuperà di monitorare le risorse disponibili, stimare la produttività delle aree tartufigene, promuovere studi scientifici sull’ecologia e la biologia dei funghi e dei tartufi, e fornire consulenza tecnica alla Regione e agli enti locali per una gestione basata su dati scientifici e proiezioni future.
L’osservatorio collaborerà con università, istituti di ricerca e centri specialistici per sviluppare modelli di gestione innovativi e sostenibili.
La nuova legge prevede inoltre un potenziamento della formazione professionale per il personale tecnico e di vigilanza, con corsi di aggiornamento e specializzazione per garantire un controllo efficace e una raccolta responsabile, nel rispetto dell’ambiente e delle normative vigenti.
Saranno previste anche iniziative di educazione ambientale rivolte alle scuole e alla comunità locale, per trasmettere alle nuove generazioni il valore del patrimonio micologico e tartufigeno e promuovere un approccio consapevole e sostenibile.
Il Pdl ambisce così a coniugare la tutela della biodiversità con lo sviluppo di un’economia locale basata sulla valorizzazione di queste risorse uniche, preservandole per le generazioni future.