Il Galà delle Eccellenze Italiane del 2025 celebra l’arte e l’ingegno in tutte le sue forme, conferendo un prestigioso riconoscimento a Lucia Giacani, fotografa e visual artist di origini jesini (Ancona) e anima milanese.
L’evento, nato dall’iniziativa di Piero Muscari e giunto alla sua nona edizione, riconosce meriti di spicco nel panorama imprenditoriale, artistico e culturale nazionale, unendo a Giacani personalità di riferimento come Oscar Giordano (leader globale nel settore tessile), Domenico Mamone (promotore della cultura italiana all’estero), Marianna Saragaglia (imprenditrice innovativa nel mondo del lusso), Mirco Gasparotto (visionario della community building) e l’attore e regista Massimo Ghini, affiancati dal rappresentante di una storica azienda vinicola, Alessandro Contini.
La cerimonia, svoltasi nella suggestiva cornice della Terrazza degli Aranci dello chef stellato Heinz Beck, presso il Rome Cavalieri Waldorf Astoria, ha sancito un momento di celebrazione per l’eccellenza italiana.
Lucia Giacani, giovane talento che ha saputo interpretare e plasmare l’immaginario contemporaneo, collabora con alcune delle più prestigiose testate di moda a livello internazionale, da Vogue Italia a Vanity Fair, e ha realizzato progetti iconici per brand come Moschino, Valentino e Prada, creando un vero e proprio linguaggio visivo che esplora la femminilità con una profondità e una sensibilità rare.
Il progetto “Killing Time”, manifesto della sua ricerca, è un viaggio introspettivo nella complessità dell’identità femminile odierna.
Il suo percorso espositivo include la partecipazione alla mostra collettiva “Sguardi d’Intesa”, un omaggio alla fotografia femminile, e, in futuro, una mostra personale a Dubai, a testimonianza del suo crescente riconoscimento a livello internazionale, ulteriormente consolidato dall’invito al prestigioso festival fotografico Xposure.
La sua evoluzione artistica affonda le radici in un’infanzia permeata dalla cultura fotografica.
Cresciuta in un ambiente dove la fotografia non era semplice documentazione, ma un rituale artigianale, Lucia ha appreso a decifrare il linguaggio della luce ancor prima di padroneggiare le parole.
La camera oscura paterna, con le sue atmosfere magiche e i volti che prendevano forma lentamente sulla carta, ha instillato in lei una profonda consapevolezza: la fotografia non è un atto impulsivo, ma un ascolto attento, un dialogo silenzioso tra l’artista e il soggetto.
Dopo gli studi presso l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di Roma, la scelta di Milano ha segnato una tappa cruciale nel suo percorso, permettendole di affinare la sua visione artistica.
Il suo lavoro si distingue per una luce chirurgica, composizioni rigorose e una bellezza che trascende la mera apparenza, rivelando una profondità e una complessità in grado di catturare l’essenza del soggetto ritratto.
L’estetica di Lucia Giacani è una sintesi perfetta tra tradizione artigianale e innovazione digitale, un approccio che la proietta con naturalezza nel panorama artistico contemporaneo.






