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Milan-Como a Perth: Fesseria o Nuovo Modello per il Calcio?

L’annuncio della trasferta milanese a Perth, in Australia, per la 24ª giornata di Serie A tra Milan e Como, ha scatenato un’ondata di reazioni, culminando nella dichiarazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine del convegno nazionale Asc dedicato al ruolo dello sport nel futuro delle giovani generazioni.
La sua affermazione, definendo l’iniziativa come una “fesseria”, non è solo una presa di posizione personale, ma apre un dibattito complesso che tocca temi cruciali come la globalizzazione del calcio, la sostenibilità ambientale, la valorizzazione del territorio e il rapporto tra sport, identità nazionale e interessi economici.
La decisione di portare una partita di Serie A a Perth, in un gesto di espansione commerciale, solleva interrogativi profondi.
Se da un lato si riconosce l’ambizione di raggiungere nuovi mercati e di creare opportunità di visibilità per il campionato italiano, dall’altro lato emergono criticità di ordine etico e pratico.
Il trasporto di atleti, staff tecnico, giornalisti e tifosi attraverso un intero continente, con l’impatto ambientale che ne deriva, contrasta con la crescente sensibilità verso la sostenibilità e la riduzione delle emissioni.

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La partita, di fatto, si trasforma in un’operazione di marketing che privilegia l’immagine e il profitto a scapito di valori fondamentali come la responsabilità ambientale e la tutela del patrimonio sportivo nazionale.

Inoltre, si pone la questione dell’identità.
Il calcio, in Italia, è più di uno sport: è un fenomeno culturale, sociale e storico profondamente radicato nel tessuto del Paese.
Portare una partita all’estero, seppur in un gesto di apertura al mondo, rischia di sminuire l’importanza del territorio e di allontanare il calcio dalle sue origini e dalla sua anima popolare.

La partita a Perth, quindi, non è solo un evento sportivo, ma un simbolo di un fenomeno più ampio che riguarda la trasformazione del calcio in un prodotto globale, a volte svincolato dai suoi valori originari.
Il convegno Asc, dedicato a “Sport, giovani e futuro”, fornisce un contesto particolarmente significativo per questa discussione.
L’attenzione verso le nuove generazioni richiede un modello di sport che sia non solo fonte di divertimento e di crescita personale, ma anche esempio di responsabilità sociale e di rispetto dell’ambiente.
L’iniziativa a Perth, in questo senso, appare in contrasto con questi principi, e stimola una riflessione più ampia sul ruolo dello sport nella società contemporanea.

È necessario trovare un equilibrio tra l’ambizione di espansione e la salvaguardia dei valori che rendono il calcio un patrimonio culturale nazionale.
La “fesseria”, come l’ha definita il Ministro Salvini, potrebbe essere il punto di partenza di una revisione più ampia del modello di sviluppo del calcio italiano.

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