Il ritorno è atteso con trepidazione.
Un messaggio lapidario, veicolato attraverso un’immagine in bianco e nero, occhiali da sole a coprire lo sguardo: Patty Pravo conferma la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2026.
Un annuncio che sigilla un ritorno alle origini, un’occasione per celebrare una carriera costellata di successi e innovazioni.
Il direttore artistico, Carlo Conti, l’ha definita, con un’espressione popolare, la “ciliegina sulla torta”, l’elemento conclusivo che suggella un cast di grande valore.
Nicoletta Strambelli, figura iconica della musica italiana, incarna l’anticonformismo e la ricerca artistica continua.
La sua traiettoria è un affresco di sperimentazione musicale e di evoluzione estetica, un percorso che l’ha portata a reinventarsi costantemente nel corso di quasi sei decenni.
Nata a Venezia il 9 aprile 1948, Pravo ha saputo trasformare la sua immagine e la sua voce, abbandonando gli stereotipi e sfidando i canoni interpretativi del panorama musicale femminile.
Il ritorno all’Ariston, undicesima volta in assoluto, testimonia una relazione profonda e continua con il Festival, un palcoscenico che ha contribuito a plasmare la sua carriera e che lei, a sua volta, ha arricchito con la sua unicità.
Tra le interpretazioni che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, spicca “E dimmi che non vuoi morire” del 1997, un brano che ha saputo toccare le corde più profonde dell’animo umano.
L’impegno e la dedizione di Pravo non sono passati inosservati: la sua presenza ha spesso riscontrato l’apprezzamento della critica, con ben quattro premi conquistati nel corso delle precedenti dieci partecipazioni.
L’ultimo riconoscimento, risalente al 2016 con “Cieli Immensi”, sottolinea la sua capacità di rinnovarsi e di offrire al pubblico un’esperienza artistica sempre fresca e coinvolgente.
Il Festival di Sanremo 2026 si preannuncia quindi come un evento imperdibile, un’occasione per riscoprire una leggenda e per celebrare l’arte di una donna che ha saputo, con coraggio e originalità, segnare un’epoca.






