mercoledì 8 Ottobre 2025
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Pnrr e Valle d’Aosta: tra aspettative disattese e autonomia.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) si configura per la Valle d’Aosta come un indicatore critico della sua posizione strategica, un punto di convergenza tra le dinamiche interne regionali, le direttive nazionali e le priorità europee.

L’assessore alle politiche europee, Luciano Caveri, ha sottolineato in una recente conferenza a Saint-Vincent come la gestione efficace del Pnrr richieda un dialogo costante e strutturato su tre livelli: con il Governo centrale di Roma, con le istituzioni dell’Unione Europea e, non da ultimo, all’interno della stessa regione.

L’attuazione del Pnrr in Valle d’Aosta ha evidenziato un’aspettativa disattesa, una frustrazione legata alla mancata considerazione delle peculiarità delle regioni speciali e delle province autonome.
L’auspicio iniziale, condiviso dai presidenti Lavevaz e Testolin, era che il Pnrr fosse un veicolo per rafforzare l’autonomia regionale nella gestione dei fondi, rispondendo alle esigenze specifiche del territorio e riconoscendo le competenze distintive.

Invece, il piano è stato implementato con un approccio che ha limitato la capacità decisionale locale, generando una sensazione di marginalizzazione.

I finanziamenti destinati alla Valle d’Aosta, pari a 755,5 milioni di euro, rappresentano una risorsa significativa, suddivisa in 444,3 milioni di euro derivanti direttamente dal Pnrr/Pnc e 131,2 milioni di euro destinati al cofinanziamento, a carico di enti nazionali, regionali e comunali.
Questo importo, tuttavia, non deve celare le sfide intrinseche alla sua allocazione e utilizzo.
La corretta implementazione del Pnrr non è solamente una questione di risorse finanziarie, ma anche di capacità amministrativa, di progettazione strategica e di coordinamento tra i diversi attori coinvolti.

La discussione sulla gestione del Pnrr si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sull’autonomia differenziata, che mira a ridefinire i rapporti tra Stato e regioni, riconoscendo maggiori competenze a quelle che lo richiedono.
La Valle d’Aosta, con la sua identità unica e la sua posizione geografica strategica, aspira a un ruolo più attivo nella definizione delle politiche nazionali ed europee, in grado di valorizzare il suo patrimonio culturale, ambientale ed economico.
Il Pnrr, sebbene con le sue limitazioni attuali, rimane uno strumento cruciale per affrontare le sfide del futuro e per costruire una regione più resiliente, competitiva e inclusiva.

La necessità di una interlocuzione continua e costruttiva, sia a Roma che a Bruxelles, è imprescindibile per garantire che la Valle d’Aosta possa contribuire pienamente alla realizzazione degli obiettivi del Pnrr e del progetto europeo.

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