Povertà sanitaria in Molise: allarme +24,7% nel 2025

Nel 2025, il Molise si presenta come un territorio particolarmente esposto alla crescente problematica della povertà sanitaria, con un incremento significativo nel numero di cittadini che necessitano di assistenza farmaceutica attraverso le strutture convenzionate con il Banco Farmaceutico.
Il XII Rapporto dell’Osservatorio sulla povertà sanitaria, elaborato dalla Fondazione Banco Farmaceutico ETS, evidenzia una popolazione vulnerabile composta da 1.553 individui, un aumento di 308 unità rispetto all’anno precedente.

All’interno di questo dato complessivo, si distinguono 1.065 cittadini italiani e 488 stranieri, a testimonianza di una sfida che investe sia la comunità nazionale che quella immigrata.
La variazione percentuale registrata nel Molise, con un balzo del 24,7%, rappresenta una criticità di rilievo, ben tripla rispetto alla media nazionale, attestatasi all’8,4%.
Questo dato allarmante non isola il Molise, ma lo colloca all’interno di un contesto regionale più ampio, caratterizzato da un quadro eterogeneo.

Mentre alcune regioni, come la Valle d’Aosta, la Liguria, l’Emilia-Romagna, il Trentino-Alto Adige, le Marche, la Sicilia e la Campania, hanno registrato una diminuzione, seppur modesta, nel numero di assistiti, il Molise si distingue per un’impennata preoccupante.

La Campania, in particolare, mostra una stabilità quasi invariata, con una variazione minima del -0,1%, suggerendo che la sua risposta alla povertà sanitaria potrebbe essere più efficace o che le sue condizioni socio-economiche la rendono meno suscettibile a un aumento significativo.
L’incremento della povertà sanitaria nel Molise non è un fenomeno isolato, ma un sintomo di più profonde disuguaglianze socio-economiche e di un accesso disomogeneo ai servizi sanitari.
Fattori come la precarietà lavorativa, la bassa età media, la dispersione scolastica, la presenza di famiglie numerose con reddito insufficiente e la localizzazione geografica, spesso associata a difficoltà di trasporto e a una minore offerta di servizi, contribuiscono ad acuire questa problematica.
L’analisi del rapporto dovrebbe incentivare una riflessione più ampia sulle cause profonde che generano la povertà sanitaria, andando oltre la mera assistenza farmaceutica e promuovendo interventi strutturali volti a migliorare le condizioni di vita e l’accesso ai diritti fondamentali della popolazione molisana, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili.
È altresì fondamentale un’azione concertata tra istituzioni sanitarie, enti locali, associazioni di volontariato e aziende farmaceutiche per garantire un supporto efficace e sostenibile nel tempo.

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