L’improvvisa cessazione dell’attività dell’Assessore all’Agricoltura, Gian Franco Satta, proietta la Regione Sardegna di fronte a una cruciale fase di transizione, richiedendo una rielaborazione strategica per sostenere il settore primario, pilastro fondamentale dell’economia insulare.
La Presidente della Regione, Alessandra Todde, si trova ora chiamata a definire un nuovo approccio, capace di rispondere alle pressanti istanze provenienti da un comparto produttivo gravato da sfide complesse e interconnesse.
Daniele Caddeo, coordinatore di Agrinsieme Sardegna, esprime l’urgenza di un dialogo costruttivo con la Presidente Todde, sollecitando un confronto approfondito sulle linee guida e i progetti che orienteranno l’azione della nuova Assessorato.
La situazione attuale impone una visione strategica che vada oltre la mera gestione dell’emergenza, affrontando le problematiche strutturali che affliggono il settore agroalimentare.
Tra le priorità impellenti spicca la gestione della dermatite bovina, patologia che incide pesantemente sull’allevamento e richiede interventi mirati e tempestivi.
Non meno rilevante è l’impatto delle nuove politiche commerciali statunitensi, con particolare riferimento al Pecorino Romano DOP, prodotto simbolo dell’eccellenza sarda.
Le nuove tariffe imposte dagli USA rischiano di compromettere la redditività della produzione lattiero-casearia, penalizzando direttamente gli allevatori.
Il dibattito sulla revisione del disciplinare di produzione del Pecorino Romano, con l’eventuale inclusione di latte proveniente da razze ovine non autoctone, aggiunge un ulteriore livello di complessità, sollevando interrogativi sull’identità e la qualità del prodotto.
A ciò si aggiunge l’emergenza dei costi di trasporto marittimo, aggravati dalla tassa ETS (Emission Trading Scheme).
Questo onere finanziario, imposto dall’Unione Europea per la riduzione delle emissioni di CO2, si ripercuote negativamente sull’export di prodotti sardi verso il continente, mettendo a rischio la sostenibilità di un mercato cruciale.
L’aumento dei costi di trasporto mina la competitività delle aziende sarde, rendendo sempre più difficile l’accesso a mercati esteri.
Caddeo sottolinea come l’elenco delle criticità sia ampio e complesso, richiedendo un approccio multidisciplinare e una visione strategica a lungo termine.
Pur riconoscendo l’impossibilità di risolvere tutti i problemi in un unico incontro, l’occasione deve essere colta per riavviare un dibattito fondamentale: la riforma delle tre Agenzie agricole regionali, Laore, Agris e Argea.
Un intervento strutturale in questo ambito è essenziale per ottimizzare l’efficienza, la trasparenza e la capacità di risposta del sistema di supporto all’agricoltura sarda, garantendo una gestione più efficace delle risorse e un maggiore impulso all’innovazione e allo sviluppo sostenibile del settore.
La riforma deve mirare a semplificare le procedure, ridurre la burocrazia e promuovere la collaborazione tra i diversi attori del settore, favorendo la crescita e la competitività delle imprese agricole sarde.






