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giovedì 23 Ottobre 2025

Sigarette più care: Riforma delle accise e aumento progressivo dei prezzi.

L’architettura del sistema tributario italiano, in particolare per quanto riguarda le accise sui prodotti del tabacco, si appresta a subire una riorganizzazione strategica con impatti diretti sul prezzo al dettaglio delle sigarette.
La recente Relazione tecnica che accompagna le misure di finanza pubblica delineata dal Governo, indica un percorso di adeguamento progressivo delle imposte indirette, destinato a modificare il panorama economico del settore.

L’evoluzione prevista non si configura come un’imposizione improvvisa, bensì come un’azione calibrata, finalizzata a garantire la sostenibilità delle entrate pubbliche e, al contempo, a mitigare gli effetti sui consumatori.
Si prospetta, infatti, un incremento annuale del costo dei pacchetti di sigarette, quantificato in una media di 15 centesimi di euro nel 2026.

Questo valore tenderà a salire progressivamente, raggiungendo circa 25 centesimi nel 2027 e stabilizzandosi a circa 40 centesimi a partire dal 2028.
È fondamentale contestualizzare questa decisione all’interno di un quadro più ampio.

L’aumento delle accise rappresenta uno strumento di politica fiscale volto a contrastare l’evasione, a contrastare il mercato nero e a finanziare politiche sociali.
Le sigarette, in particolare, rappresentano una fonte significativa di gettito fiscale, e l’adeguamento periodico delle imposte è necessario per compensare la perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione e per contrastare il fenomeno del contrabbando, che sottrae risorse preziose al bilancio dello Stato.

Inoltre, l’incremento delle accise si inserisce in una logica di prevenzione sanitaria.
L’aumento dei prezzi, sebbene possa comportare un disagio economico per alcuni consumatori, è finalizzato a disincentivare il consumo di tabacco, soprattutto tra i giovani, contribuendo a ridurre l’incidenza di patologie correlate al fumo, come malattie cardiovascolari e tumori.

Le case produttrici di tabacco, a loro volta, dovranno riorganizzare le proprie strategie commerciali per assorbire l’impatto delle nuove accise, potendo optare per la riduzione dei costi di produzione, l’aumento dei prezzi dei prodotti o una combinazione di entrambe le soluzioni.

È prevedibile che si verifichi una riallocazione delle quote di mercato tra le diverse fasce di prezzo, con possibili spostamenti di consumatori verso prodotti meno costosi.

La transizione verso il nuovo sistema fiscale richiede un’attenta valutazione degli effetti a cascata sull’intera filiera del tabacco, coinvolgendo produttori, distributori, rivenditori e, naturalmente, i consumatori.

La trasparenza e la comunicazione efficace delle motivazioni alla base di queste misure sono cruciali per garantire l’accettazione e la comprensione da parte dell’opinione pubblica.

L’impatto reale sulla spesa finale dipenderà anche dalle dinamiche del mercato e dalle scelte strategiche degli operatori economici.

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