In un’azione improntata alla concretezza e all’ascolto, il neo eletto Presidente del Veneto, Alberto Stefani, ha delineato le priorità iniziali del suo mandato, focalizzandosi in particolar modo sulla sicurezza urbana e sulla necessità di una profonda riorganizzazione delle dinamiche istituzionali coinvolte.
L’imminente incontro a Roma, presso il Ministero dell’Interno, con il Ministro Piantedosi, in stretta collaborazione con il Presidente di Anci Veneto, Mario Conte, e un rappresentativo delegazione di sindaci veneti, segna un passo fondamentale in questa direzione.
L’appuntamento, lungi dall’essere un mero atto formale, si prefigge di avviare un confronto costruttivo e puntuale, volto a definire un piano di sicurezza regionale che trascenda le tradizionali divisioni amministrative e valorizzi il ruolo cruciale degli enti locali.
Stefani ha espresso chiaramente la sua intenzione di trasformare i sindaci in veri e propri partner strategici, riconoscendo il loro ruolo di primo interlocutore con la cittadinanza e la loro profonda conoscenza delle problematiche locali.
La consapevolezza di una responsabilità condivisa è centrale nell’approccio del Presidente: una critica implicita ai meccanismi precedenti, spesso caratterizzati da un’assegnazione impropria di colpe e responsabilità ai sindaci.
Stefani intende, pertanto, promuovere una sinergia interistituzionale robusta, in grado di fornire ai comuni gli strumenti, le risorse e il supporto necessari per affrontare efficacemente le sfide della sicurezza.
Questa strategia non si limita alla mera gestione dell’ordine pubblico, ma mira a un approccio più ampio, che tenga conto delle cause profonde della criminalità e della percezione di insicurezza.
Si tratta di un intervento che si propone di rafforzare la resilienza delle comunità venete, promuovendo un senso di fiducia e collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e istituzioni.
La collaborazione con Anci Veneto, e in particolare con il Presidente Conte, si rivela dunque fondamentale per orchestrare un intervento coordinato e capillare, capace di rispondere alle esigenze specifiche di ogni territorio.
L’obiettivo finale è costruire un Veneto più sicuro, protetto e vivibile per tutti i suoi cittadini, con un modello di governance basato sulla responsabilità condivisa e sulla massima efficienza.






