- pubblicità -

Taglio ai finanziamenti agricoli UE: rischio per la competitività.

- PUBBLICITA -

L’attuale scenario finanziario dell’Unione Europea, caratterizzato da un bilancio che si attesta sui 2.000 miliardi di euro, solleva interrogativi profondi e contrastanti.

La decisione di ridurre drasticamente, di 83 miliardi, le risorse destinate al settore agricolo appare incongruente e potenzialmente dannosa per la sostenibilità e la competitività del comparto.
Questa scelta strategica, apparentemente orientata a riallocare risorse verso altre priorità, rischia di compromettere la capacità delle imprese agricole di affrontare le sfide emergenti, dalla crisi climatica alla transizione digitale, passando per la volatilità dei mercati e le crescenti esigenze dei consumatori.

Di fronte a questa situazione, Enrico Rossi, vicepresidente regionale e assessore all’Agricoltura, ha assunto un impegno formale di rappresentanza degli interessi del settore, manifestando la sua presenza alla prevista manifestazione di Bruxelles.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare le istituzioni europee e di sollecitare una revisione delle politiche di finanziamento, al fine di recuperare risorse da reinvestire in misure a sostegno delle imprese agricole e nella creazione di nuovi programmi mirati.

L’azione di monitoraggio in corso mira a quantificare le risorse potenzialmente recuperabili e ad indirizzarle tempestivamente verso interventi concreti e incisivi.
Il convegno organizzato da Confcooperative Fedagrimarche, focalizzato sul tema della transizione digitale del sistema agricolo marchigiano, ha rappresentato un’occasione cruciale per approfondire le sfide e le opportunità connesse a questa trasformazione epocale.

Francesco Torriani, presidente di Fedagripesca Marche, ha sottolineato come la digitalizzazione non sia una mera questione tecnologica, ma un fattore chiave per la competitività dell’intera filiera agroalimentare.
L’implementazione di soluzioni innovative deve essere supportata da politiche lungimiranti e strumenti accessibili, capaci di garantire la sostenibilità economica e ambientale delle imprese agricole.
Un esempio virtuoso di digitalizzazione è stato presentato da Isola del Piano e dintorni, dove progetti coordinati da docenti universitari hanno dimostrato l’efficacia di un approccio integrato.

Il professore Francesco Solfanelli dell’Università Politecnica delle Marche ha evidenziato la necessità di una stretta collaborazione tra ricerca, formazione e imprese, affinché la transizione digitale possa generare benefici tangibili per l’intero sistema agricolo marchigiano.
La frammentazione delle piattaforme digitali rappresenta un ostacolo significativo, come sottolineato da Mauro Scattolini, direttore di Confcooperative Marche, che ha invocato una maggiore interoperabilità per semplificare la gestione dei dati e ottimizzare l’utilizzo delle risorse.

La creazione di una piattaforma unificata, in grado di aggregare le informazioni provenienti da diverse fonti, consentirebbe di ridurre i tempi e i costi associati alla raccolta e all’analisi dei dati, liberando risorse preziose da dedicare ad attività a più alto valore aggiunto.
In definitiva, la sfida che si pone all’agricoltura italiana e europea è quella di abbracciare la transizione digitale in modo consapevole e sostenibile, senza compromettere la sua capacità di fornire cibo sano e sicuro per tutti.

Ciò richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle imprese e del mondo della ricerca, al fine di creare un ecosistema favorevole all’innovazione e alla crescita.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap