03 novembre 2024 – 01:45
Durante il weekend dell’arte contemporanea, l’attenzione si concentra sull’ecosistema culturale italiano, con il Museo di Arte Contemporanea di Atene che arricchisce la propria collezione con tre nuove opere e lo Stato francese che sovvenziona gallerie per esporre in Italia. Ma è soprattutto la presenza dei direttori, curatori e istituzioni straniere che volano nel nostro Paese a studiare il modello Artissima a suscitare interesse. Il direttore della fiera, Luigi Fassi, sottolinea l’unicità del connubio pubblico-privato che contraddistingue l’evento. Grazie alla Fondazione Torino Musei, società del Comune, è stata trasformata un’anomalia in un elemento virtuoso per l’operatività della manifestazione.Artissima non si limita a offrire una vetrina alle gallerie e agli artisti partecipanti ma propone un’esperienza culturale completa ai visitatori provenienti da ogni angolo d’Europa e del mondo. Durante le 12, 24 o 72 ore di permanenza, essi hanno l’opportunità di scoprire luoghi culturali di grande prestigio come Rivoli, la Gam, la Pinacoteca Agnelli, le Gallerie d’Italia e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Questo scambio reciproco tra professionisti internazionali e contesto artistico locale crea una sinergia unica che arricchisce entrambe le parti.Senza il contributo degli operatori culturali esteri, l’evento italiano risulterebbe meno attrattivo e privo di quella dimensione internazionale che lo caratterizza. Allo stesso tempo, senza la piattaforma offerta da Artissima, molti professionisti non avrebbero accesso a una platea così diversificata e stimolante. In questo modo, l’arte contemporanea diventa veicolo di dialogo tra culture diverse e motore di crescita per l’intero panorama artistico internazionale.