Nella notte scura, il fragore dei tre attacchi aerei provenienti dagli Stati Uniti e dal Regno Unito ha squarciato il silenzio della capitale yemenita Sanaa, in un’escalation di violenza che ha colpito le aree di Al-Nahdain e Al-Hafa nel distretto di Al-Sabeen. Il gruppo ribelle Houthi ha subito denunciato l’azione militare, sottolineando la ferocia degli attacchi che hanno seminato panico e distruzione tra la popolazione civile. La televisione Al-Masirah, vicina al gruppo ribelle, ha diffuso la notizia senza fornire ulteriori dettagli, lasciando un velo di mistero sulle motivazioni dietro questi bombardamenti. Anche l’agenzia Anadolu ha riportato i fatti, evidenziando però il silenzio impenetrabile delle capitali occidentali, Washington e Londra, che non hanno rilasciato alcun commento ufficiale in merito all’accaduto. Mentre il mondo tiene il fiato sospeso davanti a questa nuova escalation di tensione nel già martoriato Yemen, si profila all’orizzonte l’incertezza sul futuro di una regione dilaniata da conflitti e interessi geopolitici.
Attacchi aerei sconvolgono Sanaa: silenzio occidentale alimenta mistero
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