L’Ucraina ha recentemente condotto una serie di attacchi con droni contro impianti petroliferi ed energetici situati nelle regioni occidentali della Russia, suscitando preoccupazione e reazioni da parte delle autorità russe. Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, gli attacchi sono stati concentrati principalmente nelle aree di Nizhny Novgorod, Smolensk, Tver e Bryansk, causando incendi e richiedendo l’intervento delle difese aeree per proteggere le infrastrutture colpite.Uno degli obiettivi colpiti è stata una raffineria di petrolio nella città di Kstovo, che è andata in fiamme subendo danni significativi. Inoltre, nella regione di Smolensk si è verificato un “massiccio attacco di droni” contro le infrastrutture civili, con le difese aeree russe che hanno reagito distruggendo diversi velivoli senza equipaggio nei pressi della città di Andreapol nella regione di Tver. Il Ministero della Difesa russo ha confermato l’abbattimento di 26 droni nell’area di Bryansk, a ovest dell’oblast di Kursk.Nonostante la gravità degli attacchi e i danni materiali riportati dalle strutture colpite, al momento non sono stati segnalati né morti né feriti come conseguenza diretta delle azioni condotte dagli UAV ucraini. Tuttavia, l’escalation delle ostilità tra i due Paesi rappresenta un motivo di crescente allarme e tensione nell’area, sollevando interrogativi sulle possibili ripercussioni future e sulla necessità urgente di trovare una soluzione diplomatica per evitare un ulteriore deterioramento della situazione geopolitica tra Ucraina e Russia.
Attacchi con droni dell’Ucraina contro impianti russi: tensione e preoccupazione crescenti
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