12 gennaio 2025 – 10:22
Nella mattinata di domenica 12 gennaio, si sono verificati nuovi attacchi informatici condotti dalla crew filorussa Noname057 nei confronti di obiettivi italiani di rilevanza strategica. Questa volta, i bersagli presi di mira includono importanti istituzioni finanziarie come Intesa e Mps, nonché porti cruciali come quelli di Taranto e Trieste, insieme a aziende di spicco come Vulcanair. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è immediatamente intervenuta per coordinare le operazioni di risposta: ha avviato l’allerta presso gli enti colpiti e sta fornendo supporto tecnico per il ripristino delle funzionalità compromesse.Gli attacchi perpetrati si configurano come tipologia Ddos (Distributed Denial of Service), mirando a sovraccaricare i server delle vittime al fine di renderli inaccessibili al pubblico. Nell’ambito degli eventi odierni, fonti attendibili segnalano la presenza di un’altra fazione hacker attiva, identificata come il gruppo palestinese Alixsec, che ha preso di mira anche l’azienda Olidata con azioni mirate.Questa seconda ondata di attacchi informatici segue da vicino le incursioni avvenute nella giornata precedente da parte degli stessi hacker filorussi Noname057 contro siti web appartenenti a ministeri e istituzioni italiane. Le rivendicazioni degli attacchi sono state diffuse tramite Telegram, indicando chiaramente gli obiettivi coinvolti. Tra i siti ufficialmente dichiarati come bersaglio figurano ministeri chiave come Sviluppo Economico, Esteri, Infrastrutture e Trasporti, Consob, unità delle forze dell’ordine come i Carabinieri e le Forze Armate (Marina Militare e Aeronautica), insieme ad aziende del trasporto pubblico locale tra cui l’Atac a Roma, l’Amat a Palermo e l’Amt a Genova.Gli attacchi hanno avuto inizio all’alba della giornata precedente causando disagio limitato ma suscitando preoccupazione per la vulnerabilità dei sistemi informatici italiani alle minacce cibernetiche internazionali sempre più sofisticate ed aggressive.
