10 gennaio 2025 – 19:30
Non ci sono state denunce a Trapani, solo 4 a Palermo e 10 a Milano. Questo dato appare quasi insignificante se confrontato con l’entità del giro d’affari legato al racket che supera il miliardo e duecento milioni di euro all’anno. A distanza di 33 anni dall’omicidio di Libero Grassi, sembra che i commercianti e gli imprenditori italiani abbiano deciso di tacere e accettare passivamente la situazione, evitando di ribellarsi. Questo atteggiamento sembra sottolineare una sorta di rassegnazione diffusa, un senso di impotenza di fronte alle minacce e alle pressioni provenienti da ambienti criminali. La paura sembra aver prevalso sulla volontà di combattere e difendere la propria dignità e il proprio lavoro. È necessario un cambio di mentalità e un maggiore sostegno da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza dei cittadini onesti che vogliono resistere alla mafia e al crimine organizzato. Solo attraverso una presa di coscienza collettiva e una maggiore solidarietà si potrà contrastare efficacemente questa piaga sociale che continua a minacciare il tessuto economico e sociale del nostro Paese.