Nella notte tra venerdì e sabato, la città di Kiev è stata teatro di un attacco condotto da droni russi, scatenando il panico tra la popolazione. Le difese antiaeree sono state prontamente attivate per contrastare l’offensiva, ma i detriti risultanti dall’intercettazione di uno dei droni hanno provocato danni significativi, come confermato dall’amministrazione militare della capitale ucraina. In particolare, i resti del drone abbattuto sono caduti nel cortile di un condominio nel quartiere Pechersk, dando origine a un incendio che ha richiesto immediati interventi per essere domato. Altri frammenti sono precipitati in prossimità dell’edificio, innescando un secondo rogo che ha ulteriormente allarmato la comunità locale. Fortunatamente, non si segnalano vittime tra i residenti colpiti dall’attacco aereo. Tuttavia, un asilo situato nel quartiere Dniprovsky è stato anch’esso bersaglio degli aggressori, mettendo ulteriormente in pericolo la sicurezza dei più piccoli. Il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Serhii Popko, ha riferito che le operazioni di spegnimento degli incendi sono in corso per evitare danni ulteriori e garantire la protezione delle persone coinvolte. Questo ennesimo episodio di violenza mette in risalto la delicatezza della situazione nella regione e l’urgente necessità di trovare una soluzione pacifica per porre fine alle ostilità e ripristinare la stabilità nell’area colpita dai conflitti.
Attacco aereo a Kiev: droni russi provocano incendi e panico, nessuna vittima segnalata
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